Solita Inter di campionato, il Monza sbanca il Meazza.

L’Inter viene sconfitta in casa dal Monza che passa per 1-0 a San Siro nel match valido per la 30esima giornata della Serie A 2022-2023. I nerazzurri allenati da Inzaghi incassano l’undicesima sconfitta in campionato, la terza consecutiva al Meazza senza aver mai segnato un gol, e rimangono a 51 punti, fuori dalla zona Champions League.

Il Monza sale a quota 38, in una zona di totale tranquillità con la salvezza in cassaforte.

I brianzoli si aggiudicano il derby lombardo con il gol di Caldirola – già a segno nel 2-2 dell’andata (e cresciuto proprio nel settore giovanile nerazzurro, ndr) -: colpo di testa vincente al 78′ su corner e 1-0. L’Inter è pericolosa in 2 occasioni prima del vantaggio ospite.

Al 24′ ci prova Correa, al 57′ è il turno di Lukaku: in entrambi i casi Di Gregorio è attento.

Il portiere del Monza nel finale chiude la porta sul tentativo di Calhanoglu e in pieno recupero osserva il pallone sfilare sul fondo dopo il colpo di testa di Lautaro.

Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine della deludente sconfitta dei suoi uomini contro il Monza: “La squadra ha fatto un buon primo tempo, meritavamo il vantaggio. Nella ripresa ci siamo innervositi quando la vittoria non arrivava, abbiamo subito qualche ripartenza. Partita fotocopia di Fiorentina e Salernitana, siamo molto delusi e arrabbiati. Non è vero che non sentiamo il campionato ma solo le coppe. Sapevamo dell’importanza di questa gara, è un risuolato negativo che rallenta il nostro percorso”.

In campionato manca elettricità, sembra che la squadra spinga meno

“Se vai a vedere numeri e statistiche sono superiori alle coppe ma i risultati non ci stanno dando ragione. Sarà motivo di riflessione. In questo momento non basta. Di Gregorio, Terraccaino, Ochoa…sono tutti i migliori in campo nelle sfide giocate. Dobbiamo fare qualcosa in più. In campionato abbiamo bisogno di punti e la squadra lo sa, per questo nella ripresa abbiamo perso distanze e lucidità”.

Se la qualificazione in Champions può arrivare dalla vittoria in quella di quest’anno? E una battuta sugli attaccanti

“Gli attaccanti, nel 2023, non siamo sui nostri livelli. Nei sedici mesi precedenti eravamo il miglior attacco, oggi concretizziamo meno, anche se la squadra crea e propone. Dobbiamo avere più determinazione. In campionato siamo a due punti dal Milan, abbiamo tutte le carte in regola per farcela. In questo momento abbiamo perso le gare davanti ai nostri tifosi, è un fattore che ci deve preoccupare. Se andiamo a vedere le occasioni che abbiamo avuto, il risultato non rispecchia questo. Dobbiamo essere più bravi di questo”.

Manca un giocatore che vi renda meno prevedibili?

“La squadra è costruita bene per rimanere in tutti gli obiettivi, non abbiamo lasciato dietro niente. Per le motivazioni non è vero che ci sono in Europa e non in campionato. Sono deluso dal risultato ma nelle ultime tre partite sono contento di quanto visto dalla squadra”.

Hai già in mente la squadra per il Benfica? Che partita sarà?

“Abbiamo due gol di vantaggio ma dobbiamo fare il nostro meglio. Hanno perso ma hanno avuto tante occasioni. Noi vogliamo andare avanti. La formazione? MI faccio delle idee ma giocando così tanto possono cambiare perché l’imprevisto è sempre dietro l’angolo”.

Raffaele Palladino, tecnico del Monza, parla così ai microfoni di Sky Sport analizzando la vittoria ottenuta dai suoi a San Siro: “È stata una partita incredibile, emozionante. Venire qui e giocare contro questa Inter che veniva da tante gare ma ci teneva a far bene soprattutto dopo la Champions, volevano vincere. Noi abbiamo fatto una grande gara, abbiamo sfruttato bene le poche ripartenze. Sono fiero di questi ragazzi: siamo entrati nella storia, vincere a San Siro è bellissimo. Voglio ringraziare i ragazzi, lo staff, la società, tutti”.

Galliani vi ha fatto un discorso nel prepartita?
“Parliamo spesso noi due, per lui era una partita a cui teneva in maniera particolare. Voelva fare qualche punticino a San Siro. Prima della partita oggi ho voluto che lo facesse lui, ha detto delle belle parole, ci ha caricato molto; chi meglio di lui avrebbe potuto? Questa vittoria è dedicata a lui e soprattutto al presidente Berlusconi”.

Sensi come sta? Oggi grande Pessina.
“Sensi ha sentito un leggero fastidio muscolare, mi auguro non sia nulla di grave. Su Pessina lo conoscevo da calciatore, abbiamo giocato insieme allo Spezia, lui già a vent’anni era maturo. È un giocatore straordinario, è un competitivo, sa giocare a calcio e sa leggere le partite. È un giocatore universale, lo puoi mettere ovunque”.

Che traguardo ha posto ai suoi giocatori?
“Quando ti trovi in queste situazioni di classifica, la salvezza è raggiunta ma davanti non puoi ambire a molto. Noi vogliamo fare più punti possibili, non ho dato una posizione, dobbiamo fare il massimo. Se finiscono in una posizione di classifica più alta ogni singolo ragazzo prende valore. Ognuno di noi deve alzare l’asticella”

Il suo percorso da allenatore fin qui?
“Non so se sono bravo o meno, cerco di fare del mio meglio. Io ho iniziato a studiare gli allenatori che avevo. Già nel 2014/15 col Crotone di Juric, che mi coinvolgeva, mi ha aperto un mondo. Ho avuto dei grandi maestri come Gasperini. Questo credo sia il lavoro più bello del mondo”.