25 aprile, il corteo.

La bandiera della pace al corteo del 25 aprile (Foto Mianews)

E’ partito da corso Venezia il corteo per le celebrazioni del 25 aprile. Il sindaco Giuseppe Sala ha raggiunto la manifestazione con la compagna Chiara Bazoli che tiene in mano un fiore rosso. Il corteo, come di consueto colorato di striscioni e bandiere, raggiungerà piazza Duomo dove alle 15.30, coordinati dal presidente dell’Anpi Milano Roberto Cenati, sono previsti gli interventi del sindaco Sala, del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, della presidente nazionale dell’Anpc Mariapia Garavaglia, della studentessa Farida Elashwal, del presidente nazionale dell’Aned Dario Venegoni, del partigiano Aldo Tortorella (in collegamento) e del presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo.

“Ieri il fascismo oggi il putinismo”, “No alla dittatura”, “Russia stato terrorista”: sono alcuni degli slogan scanditi da un gruppo di manifestanti della comunità ucraina, presentie con bandiere e striscioni al corteo del 25 aprile. La comunità ucraina è presente anche quest’anno alla manifestazione, seppur con numeri inferiori allo scorso anno. Il gruppo sfila insieme al movimento “Donna Vita Libertà” per i diritti in Iran, alla Brigata Ebraica e alla Comunità Ebraica. Un altro gruppo di ucraini, invece, e’ presente con una grande bandiera gialloblu.

Al suono di ‘Bella Ciao’ la testa del corteo nazionale del 25 aprile, partito intorno alle 14.30 da Porta Venezia, sta entrando in piazza Duomo, sotto la pioggia battente. In testa il sindaco Giuseppe Sala, ad attenderlo in piazza il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. Sfila invece ancora per le vie del centro il resto del corteo. Bandiere di associazioni, sindacati e movimenti, come sempre, colorano la manifestazione. Non mancano le bandiere palestinesi, nello spezzone dei centri sociali, mentre anche quest’anno e’ presente la bandiera della Nato. Ci sono le bandiere dell’Ucraina, ma in numero inferiore all’anno scorso quando la presenza della comunità ucraina fu il cuore della manifestazione.

“Secondo me la facciamo più difficile di quella che è. Qualcuno non sente il 25 aprile, bisogna farsene una ragione. Le polemiche ci sono sempre state e ci saranno sempre. Quello che mi interessa è quello che sente Milano e sono convinto che Milano sia profondamente antifascista”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in merito alle polemiche sulle celebrazioni della festa della Liberazione. “Per me questa giornata insieme a quella di Sant’Ambrogio sono le due giornate che più sento ogni anno e più mi commuovono”, ha detto Sala, a margine della deposizione delle corone alla lapide che celebra Milano Medaglia d’oro al valor militare, a Palazzo Marino. E a proposito delle dichiarazioni rilasciate dagli esponenti del governo in questi giorni, ha commentato: “Forse un po’ più di attenzione ci sarebbe voluta ma non mi aspettavo granché di diverso”.(MiaNews)