A Milano sta per nascere la prima casa rifugio per ragazze e ragazzi omosessuali costretti a lasciare il luogo dove sono cresciuti perché rifiutati, non accettati dalla famiglia o dalla gente che li ha discriminati e isolati a causa del loro orientamento sessuale. Lo hanno confermato il sindaco Beppe Sala e l’assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino nel corso degli interventi conclusivi della parata del Pride.
Lo stabile di via Sommacampagna, dopo la ristrutturazione, potrà ospitare fino a cinque persone. I promotori del progetto sono la cooperativa “Lotta contro l’emarginazione” e l’associazione “Cig Arcigay Milano”. “È un percorso lungo, c’è ancora molto da fare – ha detto Sala – a Milano l’ultimo passaggio che ritengo importante è quello di un bene confiscato alle mafie che andrà alla comunità Lgbt”. Milano “non è l’isola felice ma l’avamposto organizzato da cui fare ripartire la riscossa dei diritti”, ha concluso Majorino.