Il blitz annunciato di Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino, che oggi voleva ‘liberare’ a colpi di badile dal calcestre le radici degli alberi di piazzale Lavater non è riuscito per il fermo intervento dei tecnici comunali che, presenti sul luogo, hanno esposto le ragioni che hanno spinto l’Amministrazione a utilizzare il materiale ‘incriminato’ dagli ambientalisti nei recenti lavori di riqualificazione dell’area.
Alle lamentele di Monguzzi sul fatto che “il calcestre serve a non far crescere l’erba. Noi siamo un comune green e il nostro obiettivo è far crescere l’erba” ha replicato Franco Balbo, dell’Ufficio Arredo Urbano di Palazzo Marino: “Abbiamo redatto questo progetto con l’obiettivo di ampliare le superfici verdi e impermeabili: si sono aumentati gli spazi pedonali di piazzale Lavater e abbiamo messo a dimora nuove alberature. Il calcestre è un materiale che viene usato da più di 200 anni in tutti i contesti per salvaguardare la permeabilità degli spazi e la vita delle piante”.
Motivazioni che non hanno convinto Monguzzi che ha deciso per il momento di riporre il badile: “Essendo pacifici evitiamo di scavare, comunque la vanga non entra nel terreno tanto il calcestre è compatto, altro che permeabile. Siamo diffidati da un alto dirigente del Comune a fare nulla, altrimenti creiamo un danneggiamento e un pericolo e lui ci denuncia anche per il danno economico al Comune con conseguente risarcimento: secondo l’Amministrazione avremmo causato grandissimi danni. – ha detto il capogruppo dei Verdi – Diciamo però che il danno è stato causato da chi ha messo il calcestre attorno agli alberi. Ma voi intorno ad un albero mettete terra o ghiaia e sabbia? Vogliamo tetti e pareti verdi e facciamo i pavimenti grigi. In estate Milano è un’isola di calore ma qui intorno è tutto grigio e dove non c’è cemento c’è calcestre. Tutta roba che rimbalza le radiazioni solari e crea più calore”. L’agronoma Elisabetta Panina, che ha accompagnato Monguzzi in piazzale Lavater per l’azione dimostrativa, contesta le scelte comunali di riqualificazione delle aree attorno agli alberi: “La nuova moda del Comune, anche in zone come via De Amicis o via Pacini, sembra sia togliere quello che c’era prima, buttando a terra il calcestre e lasciando che gli alberi sembrino delle tettoie. – ha spiegato Panina – C’è rischio che l’afflusso di acqua e sostanze nutritive alle piante sia insufficiente a causa dello spessore dello strato di materiale che viene buttato ai piedi delle piante: la nostra richiesta è smettere di utilizzare il calcestre”