Anche Berlusconi tra i grandi di Milano, la cerimonia al Famedio

La lapide con i nomi dei nuovi iscritti al Famedio (Foto Mianews)

Cerimonia di iscrizione al Famedio del Cimitero Monumentale dei 14 nuovi ‘Grandi di Milano’. Tra loro anche Silvio Berlusconi. La scelta era stata fatta a ottobre dalla commissione consiliare incaricata e già allora aveva suscitato polemiche.

Oltre a Berlusconi i nuovi iscritti sono Marcello Abbado, Manlio Armellini, Natale, Cesare e Alessandro Balbiani, Gaetanina, Franco Cerri, Rosina Ferrario, Gisella Floreanini, Ombretta Fumagalli Carulli, Alberto Garutti, Achille Mauri, Alfredo Ravasco, Marta Marzotto e Francesca Laura Wronows. “Oggi Milano rinnova il suo abbraccio ai grandi del Famedio. Credo che sia un momento importante e commovente per tutti noi. Lo è sicuramente per me”, ha detto il sindaco Giuseppe Sala iniziando il suo discorso prima di lasciare la parola alla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi. “Iscriviamo al Famedio – ha proseguito Sala – coloro che hanno contribuito alla trasformazione continua di Milano, nel tentativo di migliorare la vita nella nostra città”.

Il sindaco ha poi ripercorso i tratti principali che hanno contraddistinto la vita professionale e pubblica dei nuovi ‘Grandi’ della città definendo Berlusconi “un protagonista della vita economica, politica e sportiva”. I nomi qui iscritti, ha aggiunto ancora “rappresentano la guida migliore che noi possiamo avere per la Milano del presente e del futuro”. Presenti alla cerimonia anche familiari e amici dei nuovi ‘Grandi’ da oggi iscritti al Famedio. Per Silvio Berlusconi erano presenti tra gli altri il fratello Paolo, la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli, Adriano Galliani neo eletto al Senato nel collegio di Monza che fu del leader di Forza Italia, Marcello Dell’Utri e Fedele Confalonieri.

Dopo il sindaco ha preso la parola la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi e anche lei ha ricordato brevemente quanto fatto per la comunità milanese dai nuovi iscritti al Famedio. Parlando di Berlusconi, ha detto: “Fondatore del gruppo Mediaset, presidente del Milan, quattro volte presidente del Consiglio, imprenditore e leader politico. Il segno lasciato dalla sua personalità, tanto apprezzata quanto criticata, rimane nella storia di Milano e dell’Italia”. “Nei brevi tratti biografici delle personalità che iscriviamo al Famedio – ha aggiunto Buscemi a conclusione del suo discorso – Milano può riscoprire la sua pluralità, la sua diversità, con tanti punti di forza e di vista differenti. La nostra città sa che proprio nella differenza di idee, di visioni, di culture che si sviluppano le condizioni capaci di innovare i nostri pensieri, le nostre azioni e le nostre vite e questo tesoro è custodito qui, in questo luogo”.

“Oggi è un giorno speciale, lasciamo stare discorsi un po’ peregrini, io non li guardo più i giornali”. Così Marcello Dell’Utri, presente oggi alla cerimonia per i nuovi iscritti al Famedio, interpellato sulla figura di Silvio Berlusconi, figura “amata e criticata”. “Cosa volete dire, che domande sono – ha detto ancora l’ex senatore -, è stato criticato, anche Cavour è stato criticato, anche Mazzini, anche Manzoni, che senso ha? Non mi sembrano discorsi: è stato criticato non vuol dire nulla. Uno nella vita ha cose buone e cose meno buone. La vita è una sola, quindi bellezza, ombre, luci, ma la bellezza rimane”. E alla domanda su un presunto contrasto tra la famiglia Berlusconi e Giorgia Meloni, risponde: “Non mi fate queste domande, andate a chiedere ad altri. Io ormai sono un po’ fuori da tutto”.

“È un onore per mio fratello essere ricordato in questo tempio; è un onore anche per la città di Milano aver avuto un cittadino come Silvio che è stato un imprenditore visionario, un uomo di sport che ha vinto tutto quello che c’era da vincere e che ha riportato Milano in vetta al mondo. È stato un uomo di governo, uno statista che è stato conosciuto e amato in tutti i paesi del mondo”. Lo ha detto Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, a margine della cerimonia di iscrizione al Famedio del Cimitero Monumentale dei 14 nuovi ‘Grandi di Milano’.

A chi gli ha chiesto un commento sulle polemiche per la scelta di iscrivere il nome di Silvio Berlusconi nel Famedio, “la meschinità e il rancore, che sono fonte di odio, non meritano – ha risposto -. Silvio era un uomo generoso, buono giusto e soprattutto aveva dentro tanto amore. Voglio citare Dante “non ti curar di loro, ma guarda e passa””.

“Noi apprezziamo Giorgia che sta operando benissimo. Credo che tutte le notizie apparse siano soltanto appigli per provare a mettere zizzania tra la nostra famiglia e questo governo”. Lo ha detto Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, a margine della cerimonia di iscrizione al Famedio del Cimitero Monumentale dei 14 nuovi ‘Grandi di Milano’, in merito ai presunti contrasti tra la famiglia Berlusconi e Giorgia Meloni.

“Mi è dispiaciuto” che ci siano state polemiche per l’iscrizione di Silvio Berlusconi nel Famedio. “È chiaro che i cittadini hanno il diritto di manifestare e le istituzioni il dovere di decidere. Ora questa è una decisione del consiglio Comunale, non del sindaco”. Lo ha detto il primo cittadino Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di iscrizione al Famedio del Cimitero Monumentale dei 14 nuovi ‘Grandi di Milano’. “Credo che sia stato giusto – ha continuato – e che le parole della presidente del consiglio comunale abbiano riassunto un po’ il tutto. Berlusconi è stata una persona molto apprezzata e molto criticata, ma rimane nella storia di Milano, questa è la verità”. “Il Famedio raccoglie le figure che hanno lasciato un segno importante nella storia di Milano. Quindi, effettivamente l’iscrizione ci stia” ha confermato Sala.

A chi sottolinea che le figure iscritte nel Famedio debbano essere anche d’esempio, “ci sono cose della storia di Berlusconi che sono discutibili, le ho sottolineate tante volte – ha risposto il sindaco – ma non si può ignorare che sotto altri punti di vista, pensiamo a Milano, ha creato tante occasioni di lavoro per tanti e questo secondo me è importante” ha concluso.

“Un riconoscimento giusto e doveroso da parte della città che è sempre stata il suo punto di riferimento e alla quale ha dato moltissimo. Un gesto che fa seguito all’iniziativa che Regione Lombardia ha deciso di intraprendere lo scorso 29 settembre, data della sua nascita, intitolandogli il Belvedere del 39º piano di Palazzo Lombardia”. Lo dice in una nota il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel giorno dell’iscrizione di Silvio Berlusconi tra i benemeriti del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. “Silvio Berlusconi uomo, imprenditore e rappresentante delle istituzioni – conclude il governatore Fontana – resterà sempre nella storia di Milano, della Lombardia e del nostro Paese”.

L’iscrizione del Presidente Silvio Berlusconi al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano è il giusto riconoscimento tributato ad un uomo straordinario che ha lasciato un segno indelebile nella storia della città e dell’intero Paese”. Così in una nota Marco Bestetti, consigliere regionale e comunale di Fratelli d’Italia. “L’unanimità e la trasversalità politica di questa decisione sono una bellissima testimonianza di unità, che mi auguro possa finalmente inaugurare una stagione di pacificazione nazionale sulla memoria e sul ricordo di Silvio Berlusconi” conclude Bestetti.

“Oggi è una giornata storica per la città di Milano. Il nome del nostro presidente Silvio Berlusconi è stato iscritto nel Famedio del Cimitero Monumentale, accanto ai più illustri personaggi della nostra storia. Un gesto che non solo onora la memoria di un uomo che ha reso grande Milano e l’Italia, ma riconosce anche l’importanza del suo contributo per le generazioni future”. Lo afferma in una nota il capodelegazione di Forza Italia presso la Giunta regionale della Lombardia e assessore al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi. “Questo riconoscimento è testimonianza del legame indissolubile tra Silvio Berlusconi e la sua amata città, che lo ha visto nascere, crescere e realizzare i suoi sogni. Grazie Silvio per tutto quello che hai fatto” conclude Comazzi.(MiaNews)