Aretè: acqua come sostegno a biodoversità, agricoltura e paesaggio. Convegno d’analisi dei risultati del progetto e tavola rotonda sulla gestione delle acque.

Qual è il ruolo dell’agricoltura nel preservare i servizi ecosistemici del territorio? Come valorizzare i benefici offerti dall’acqua negli ambienti rurali? A queste domande ha inteso rispondere il progetto “ARETÉ, acqua in rete: gestione virtuosa della risorsa idrica e degli agroecosistemi per l’incremento del capitale naturale”, cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Capitale Naturale 2018”, guidato dal Parco Lombardo Valle del Ticino affiancato da un ampio gruppo di partner: l’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, la Provincia di Pavia, i Consorzi di irrigazione e bonifica Est Sesia ed Est Ticino Villoresi, l’Università degli Studi di Milano, l’Istituto di Ricerca sulle Acque – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Legambiente Lombardia, la Società Cooperativa Sociale Eliante Onlus e la Società di Scienze Naturali del Verbano Cusio Ossola.

Lo scopo è stato quello di migliorare la qualità degli ambienti naturali e agricoli, con interventi di riqualificazione ecologica, su un’area che ha come fulcro la Valle del Ticino, ma si estende verso ovest fino alle colline novaresi, nelle zone ricomprese nella Riserva MAB UNESCO Ticino Valgrande Verbano, scende verso la Lomellina, mentre a est raggiunge l’Alto Milanese. Il territorio include numerose aree protette, quali i due parchi che tutelano il Ticino in sponda lombarda e piemontese, diversi siti della Rete Natura 2000, la rete ecologica diffusa su tutto il territorio europeo, oltre ad alcuni PLIS e all’Oasi WWF di Vanzago. L’obiettivo generale è stata l’ottimizzazione della circolazione dell’acqua, per permettere un incremento diffuso della biodiversità e un migliore approvvigionamento da parte delle realtà agricole.

 

«L’acqua è stata l’asse portante del progetto, in quanto linfa vitale che alimenta gli ecosistemi e sostiene la biodiversità e che alimenta un reticolo di canali che costituiscono l’apparato circolatorio di questo tratto di pianura, – ha sottolineato Cristina Chiappa, presidente del Parco del Ticino lombardo –. La gestione della risorsa idrica è centrale non solo per le funzioni naturalistiche e paesaggistiche, ma anche per garantire la ricarica della falda. Alimentare il reticolo irriguo e immagazzinare acqua nel sottosuolo significa mantenere in equilibrio idrico le acque superficiali e sotterranee, anche a garanzia delle produzioni agricole».

 

«Per questo il progetto ha attuato strategie di utilizzo efficiente dell’acqua, contrastando il più possibile gli sprechi e intervenendo concretamente sugli aspetti funzionali, strutturali ed ecologici del reticolo idrico, accrescendo contestualmente la qualità degli ecosistemi acquatici» ha aggiunto la consigliera Francesca Monno.

 

I risultati dei 4 anni di progetto sono stati illustrati questa mattina a Cascina Nascosta, nel parco Sempione di Milano, nel convegno “L’acqua come elemento irrinunciabile e strategico per uomo e territorio”. I partner hanno illustrato le attività svolte, gli interventi di miglioramento ambientale, la diffusione di buone pratiche in agricoltura, flora e fauna che ne hanno beneficiato, i servizi ecosistemici connessi e i prodotti della comunicazione. Al seminario hanno preso parte: Barbara Meggetto – presidente di Legambiente Lombardia, Paolo Siccardi – Fondazione Cariplo, Valentina Parco – Parco del Ticino Lombardo e coordinatrice del progetto Aretè, Fabrizio Stefani IRSA CNR e Milo Manica – Società di Scienze Naturali del VCO, Stefano Gomarasca – UniMI e Giuseppe Dodaro – Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Chiara Vona – Eliante e Lorenzo Baio – Legambiente Lombardia.

 

A seguire si è tenuta una tavola rotonda sulla gestione delle acque superficiali e di falda, per affrontare il Cambiamento Climatico, moderata dal giornalista Fabio Fimiani di Radio Popolare. Ai saluti in videomessaggio di Fabio Carosso – Vicepresidente della Regione Piemonte, è seguito un intervento di Massimo Sertori – Assessore Enti Locali, Montagna, Risorse Energetiche e Utilizzo Risorsa Idrica di Regione Lombardia, che ha dato avvio alla discussione a cui hanno partecipato Claudio De Paola – Direttore Parco lombardo della Valle del Ticino, Emanuela Sarzotti – Dirigente Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore, Alberto Lasagna – Direttore provinciale Confagricoltura Pavia, Valeria Chinaglia – Direttore generale Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, Mario Fossati – Direttore Generale Consorzio di irrigazione e bonifica Est Sesia e Damiano Di Simine – Coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia.