“L’Emilia Romagna è veramente una delusione profonda perché è stata, insieme al presidente Zaia e al presidente Maroni, la prima a volere l’Autonomia. L’Emilia Romagna è stata colei che con l’ex presidente Bonaccini e con l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che ha sottoscritto un accordo all’interno del quale la procedura per applicare la Costituzione in materia di Autonomia, era molto meno rispettosa della prerogative del Parlamento rispetto a quella contenuta nella legge Calderoli”. Lo ha affermato oggi il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine dell’evento “Gli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita e le Politiche Pubbliche delle Regioni”, in corso a Mind Innovation District. Che l’Emilia Romagna “abbia cambiato in maniera sostanziale il proprio punto di vista, dimostrando che evidentemente non interessa cercare delle soluzioni utili per i propri cittadini e per l’intero Paese, ma interessa soltanto speculare per ottenere qualche facile consenso. Non si va molto avanti con queste scelte molto lontane”, ha concluso Fontana.
“Non c’è da correre perché è già tutto scritto nella legge. La legge dice che tutte le pratiche, tutte le procedure, tutti i confronti che ci sono stati sono validi, per cui non abbiamo da fare nient’altro che attendere di incontrare il Governo. Maroni a suo tempo fece una richiesta per tutte le 23 materie quindi dato che il meno sta nel più, noi le richieste le abbiamo già avanzate”. Lo ha affermato oggi il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine dell’evento “Gli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita e le Politiche Pubbliche delle Regioni”, in corso a Mind Innovation District. L’interlocuzione con il Governo è “per capire su quali ci possiamo e dobbiamo concentrare. Noi abbiamo già individuato tutte le funzioni all’interno delle materie per cui i compiti li abbiamo già fatti da tempo. Per cui adesso abbiamo già presentato al Governo il lavoro fatto completamente e discuteremo da quali di queste materie possiamo partire, partendo dal presupposto che per le materie lep bisogna attendere la determinazione dei Lep” ha concluso Fontana.
“I Lep sono fondamentali, indipendentemente dall’autonomia differenziata. Abbiamo una Costituzione che prevede che siano garantiti dei diritti ai cittadini e oggi siamo al paradosso che se quei servizi li eroga lo Stato, non serve garantirli. Non è così. Che siano Stato, Regione o Comune quei servizi vanno garantiti perché sono dei diritti e noi su questo dobbiamo lavorare”. Lo ha affermato oggi il presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine dell’evento “Gli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita e le Politiche Pubbliche delle Regioni”, in corso a Mind Innovation District.
“Mi dispiace che anche qualche rappresentante del Mezzogiorno racconti la novella che il Sud non sia all’altezza dell’autonomia differenziata è qualcosa di non vero e umiliante. E che non racconta l’enorme potenzialità che potrebbero svilupparsi nel Mezzogiorno grazie a una maggiore vicinanza del territorio e dei cittadini che lo vivono”. Lo ha affermato questa mattina il presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine dell’evento “Gli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita e le Politiche Pubbliche delle Regioni”, in corso a Mind Innovation District. Il presidente del Friuli-Venezia Giulia ha poi sottolineato come la legge sull’autonomia differenziata stia subendo “un’estrema strumentalizzazione di un testo che non spacca l’Italia” perché “durante la pandemia, le Regioni da nord a sud sono state in grado di dare risposte molto più veloci rispetto allo Stato centrale”. Fedriga si è infine detto scettico sulle voci in merito al possibile acuirsi delle divisioni tra nord e sud: “Vorrei che qualcuno mi raccontasse la possibilità che si creino delle differenziazioni maggiori rispetto a quelle attuali con l’autonomia differenziata. Anzi, forse si va a migliorare” ha concluso.(MiaNews)