di Viviana Bazzani
Caro Babbo Natale è tanto che non ti scrivo una lettera, l’ultima risale alla mia felice infanzia di moltissimi anni fa.
È passato tanto tempo e, t’assicuro, che sono cambiata….. ahimè, in peggio!!.
Non ti faccio promesse, non ti chiedo regali ma, solo, di starmi ad ascoltare per un solo istante.
Devi sapere che vivo in un mondo di ipocriti che, vogliono la pace nel mondo quando nelle loro famiglie c’è tanta violenza.
Ogni inizio anno ci promettiamo di essere più buono e altruisti ma, poi, siamo i primi a non intervenire se uno sconosciuto ti chiede aiuto.
Dicono di amare il prossimo come te stesso ma, in realtà, amiamo noi stessi in primi e il prossimo se ci conviene!!!
Mi dicevano, da fanciulla, studia e nella vita ti troverai bene ma, nessuno, mi aveva detto cercati la raccomandazione e arrivi ovunque.
Caro Babbo Natale qui il mondo non è una Favola come il tuo mondo… qui è l’inferno pieno di luci colorate, di musica assordante, di finte risate, di soldi facili, di droga a tonnellate e fiumi di alcool, quindi, un consiglio che somiglia ad uno slogan che mesi fa gli italiani scrivevano sui balconi RESTA A CASA per non contagiarti dal finto buonismo di noi umani perché, qui, abbiamo bisogno solo di un miracolo e tu non sei competente in materia.