Il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’attacco di Hamas a Israele. Lo ha proposto in apertura dei lavori il presidente Elena Buscemi. “E’ doveroso esprimere la nostra vicinanza al popolo israeliano vittima di un attacco vile e orrendo da parte dell’organizzazione terroristica Hamas. Ancor più orrendo perché indirizzato contro la popolazione inerme, fra cui famiglie, giovani, turisti. – ha detto Buscemi in Aula – Quasi mille morti e moltissimi ostaggi. Quello che è accaduto deve richiamare tutti, noi per quel poco che possiamo fare, la comunità internazionale, chiunque creda in questa necessità, a incentivare gli sforzi in questo terribile momento affinché odio non chiami odio. Non esiste altra via se si ritiene che la Pace e la convivenza fra popoli e religioni siano fondamentali e l’unica prospettiva da perseguire, lì, e ovunque nel mondo. Per questo, oltre alla giusta e doverosa solidarietà al popolo e allo stato di Israele, è necessario sempre, anche nei momenti più complicati come questo, chiedere un cessate il fuoco che fermi la strage di civili, uomini, donne e bambini Israeliani e palestinesi e la apertura immediata di canali diplomatici”.
La bandiera di Israele è stata issata sui pennoni degli ingressi istituzionali di Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli. Da oggi i colori bianco e blu si affiancano a quelli della ‘Rosa Camuna’, del ‘Tricolore’ e dell’Unione Europea, “come segno di vicinanza e solidarietà alla popolazione israeliana” spiegano il governatore Attilio Fontana e il presidente del Consiglio regionale Federico Romani.
L’iniziativa fa seguito alla decisione di accendere di bianco e blu il belvedere del 39esimo piano di Palazzo Lombardia che, anche stasera come ieri, si illuminerà dei colori della bandiera di Israele.
“Non so se hanno deciso di proiettare la bandiera di Israele e anche quella della Pace, cosa che suggerivo perché mi sembra giusto. Certamente da che parte stiamo noi é inequivocabile. D’altro canto bisogna trovare tutte le vie possibili per portare avanti un processo di pace che è difficilissimo. Vedremo cosa deciderà il Consiglio comunale e quello che deciderà faremo”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine dello spettacolo “VajontS 23” di Marco Paolini in scena al Teatro Strehler, in merito alla richiesta presentata da esponenti della maggioranza e dell’opposizione e in discussione in Consiglio comunale di illuminare la sede del Comune con la bandiera di Israele.
La proposta di esporre la bandiera di Israele a Palazzo Marino potrebbe non trovare d’accordo tutto il Consiglio comunale, evidenziando in particolare le differenti posizioni nella maggioranza di centrosinistra. Durante la discussione sulla proposta contenuta in tre differenti odg presentati dal consigliere Pd Daniele Nahum, dalla Lega e da Forza Italia, con il capogruppo Alessandro De Chirico che si è presentato ‘indossando’ la bandiera di Israele, il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi si è detto infatti contrario. La proposta, non ancora votata, troverà con ogni probabilità una sintesi in un documento condiviso. I diversi proponenti si sono infatti mostrati disposti a lavorare a un unico odg “per dare ancora più forza al gesto di solidarietà” da parte di Milano al popolo israeliano. “Mi auguro che non ci sia un ridicolo tifo da stadio perché non è proprio il caso – ha detto il capogruppo dei Verdi spiegando la sua posizione – Hamas sta facendo male a tutto il mondo, ma soprattutto il suo popolo e speriamo che il suo popolo se ne liberi in fretta. Dire ‘due popoli e due Stati è sacrosanto ma senza che uno opprima l’altro” per questo “noi non voteremo le mozioni che vogliono bandiera su palazzo Marino. Noi vogliamo che su palazzo Marino ci sia la bandiera della pace. Noi quello che vogliamo in quel pezzo di mondo è la pace”. D’accordo con la linea di Monguzzi anche il consigliere della Lista Sala Marco Mazzei.
Il Consiglio comunale con 22 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti ha approvato una mozione per chiedere che a Palazzo Marino siano esposte le bandiere di Israele e della Pace.