Tre giovani detenuti sono riusciti a fuggire domenica 8 settembre dal carcere minorile Beccaria situato a Milano. Secondo le prime ricostruzioni, due fratelli di nazionalità straniera hanno effettuato la loro fuga intorno alle ore 15:45. Hanno scavalcato il muro di cinta dell’istituto di detenzione e si sono dati alla fuga. Più tardi, lo stesso giorno, un terzo detenuto è riuscito a eludere la sorveglianza e scappare alle 21:00.
L’accaduto ha suscitato reazioni di sdegno e preoccupazione tra le autorità del settore penitenziario. Alfonso Greco, segretario lombardo del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), ha definito la situazione “incredibile e sconcertante”.
Ha spiegato che i due fratelli evasi erano considerati tra i detenuti più problematici e che erano stati coinvolti in recenti rivolte all’interno del carcere. Nonostante il loro comportamento violento e le ripetute segnalazioni, non erano stati trasferiti in altre strutture più sicure o meno affollate. Un dettaglio particolarmente allarmante riportato da Greco è che uno dei due fratelli evasi aveva già tentato di scappare altre due volte in passato. Questo solleva gravi interrogativi sulla sicurezza e l’efficacia delle misure di sorveglianza adottate nei confronti dei detenuti. Greco ha sottolineato che le carceri minorili non devono essere considerate come semplici istituti correttivi per ragazzi indisciplinati, ma come vere e proprie prigioni che detengono individui che hanno commesso crimini seri, anche se minorenni.
Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, la fuga dei detenuti è solo l’ultimo di una serie di gravi episodi che evidenziano le profonde problematiche delle carceri minorili. Ha espresso preoccupazione per i segnali allarmanti che provengono da questo settore del sistema penitenziario da troppo tempo, segnalando la necessità urgente di interventi a livello ministeriale per garantire la sicurezza del personale e dei detenuti.
Anche il sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria, tramite una nota ufficiale, ha espresso il proprio sdegno. Nella dichiarazione, si richiede al Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità di affrontare questi problemi con soluzioni concrete, evitando di cercare capri espiatori. Gennarino De Fazio, segretario generale del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria, ha aggiunto ulteriori dettagli sul caso, ricordando che uno dei fratelli evasi era già riuscito a fuggire lo scorso giugno, per essere poi rintracciato nel giro di pochi giorni. De Fazio ha sottolineato che le problematiche delle carceri minorili sono una parte di un problema più ampio che coinvolge anche le carceri per adulti. Secondo lui, la situazione attuale è il risultato di anni di gestione politica e amministrativa carente e superficiale, che ha portato a gravi lacune nel sistema penitenziario.
“Da domani come da disposizione dei giorni precedenti, è previsto l’avvicendamento del comandante del contingente di Polizia Penitenziaria e l’arrivo di un’unità di sostegno agli agenti e al personale” fa sapere in una nota il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità. “Ad accogliere l’unità e il nuovo comandante, commissario Raffaele Cristofaro, sarà il Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano”.