Chiedono un incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quando sarà a Bergamo il prossimo 28 giugno, i parenti delle vittime da Coronavirus che sono già davanti alla Procura per presentare le prime 50 denunce per avere “verità e giustizia” per i loro cari.
I rappresentanti del comitato “Noi denunciamo” hanno in preparazione almeno altri 200 esposti “non contro i sanitari che hanno fatto il possibile ma contro i politici che non hanno fatto altro che raccontare bugie”.
Tra essi i fratelli Pietro e Diego Federici, bergamaschi, che nel giro di quattro giorni hanno perso il padre e la madre a causa del Coronavirus: “Non ha funzionato niente, dalla comunicazione con gli ospedali alle cure”.
A Bergamo sono aperte numerose inchieste sulla morti da Covid.
Tra queste la mancata applicazione della “zona rossa” a Nembro e Alzano Lombardo dove si è registrato un gran numero di vittime e la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Alzano dopo il primo arrivo di pazienti Covid positivi. (ANSA)