Nella metropoli fervono i preparativi per il saluto al vecchio anno e il benvenuto al 2024. Sui giornali tiene banco il boom di casi di influenza che affolla i pronto soccorso della regione. Anche all’ospedale San Paolo c’è una certa frenesia, ma i virus non c’entrano. Il motivo è diverso, stavolta ‘lieto’. Il fermento è nell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia diretta da Anna Maria Marconi. Nelle ultime 24 ore ostetriche, ginecologi, puericultrici, operatori sono stati alle prese con un inatteso ‘boom’ di cicogne: sono nati 12 bebè. In pratica, i parti di 4 giorni (3-3,5 è la media giornaliera del reparto, 1.200 l’anno), concentrati tra le 12.26 del 28 dicembre e le 12.32 del 29. In tutto 7 femmine e 5 maschi, da 4 mamme straniere e 7 italiane. Fra loro, una coppia di gemelli.
Le prime a venire al mondo sono state due bimbe: una con taglio cesareo, peso 3 kg e 70 grammi, l’altra a distanza di poche ore (alle 15.14) con parto naturale e peso 3 kg e 260 grammi, entrambe straniere. Poi è la volta dei maschi, orario di nascita 20.33 e 21.50, poco più di un’ora l’uno dall’altro. Entrambi da parti vaginali ed entrambi italiani, il primo di 3 kg e 880 grammi e il secondo di 3 kg e 650 gr. Passa un’ora esatta, e altri vagiti. Sono le 22.59 e il team del San Paolo saluta una femminuccia di poco più di 2,8 chilogrammi, nata da parto naturale, italiana. E’ notte, e potrebbe concludersi qui, se si considera che le ultime ore sono già state sopra la media. E invece no: alle 3.21 del 29 dicembre riparte il tran tran. Decide di venire al mondo, con parto naturale, un maschietto di 3 kg e 460 grammi, straniero. E un minuto dopo – idealmente ‘gemelli’ – una femminuccia di 3 kg e 190 grammi italiana.
Arriva l’alba nell’ospedale dell’Asst Santi Paolo e Carlo (che dopo l’ultima tornata di nomine ha un nuovo direttore generale, Simona Giroldi, e saluta il vecchio Dg Matteo Stocco). Si fanno le 8 del mattino e ripartono i cesarei. Per l’esattezza alle 8.12, ecco arrivare un’altra femmina, italiana, 2,6 kg di peso. Ore 10.41 e 10.42, è il turno di due gemelline, rispettivamente di 1,87 e 1,94 kg di peso, italiane e anche loro nate con taglio cesareo.
Non passa neanche mezz’ora e il team del reparto assiste una mamma straniera che, con parto naturale, dà alla luce un maschietto. Chiude l’ingorgo di bebè alle 12.32 un altro maschio, italiano, peso 4,1 kg, nato da parto cesareo. La ‘squadra’ di neonati è ora al completo, dalla più ‘esile’ Elena (la gemellina di 1,8 kg) al più grande Edoardo (l’ultimo nato, peso oltre 4 kg).
“Gli ospedali sono pieni, i pronto soccorso intasati, ma nella sala parto del San Paolo si corre con il sorriso – commenta all’Adnkronos Salute Anna Maria Marconi, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del San Paolo, professore universitario di Ostetricia e Ginecologia e direttore della Scuola di specialità – Nelle ultime 24 ore ostetriche, medici, puericultrici e Oss hanno fatto il massimo per dare a ognuno dei 12 nuovi nati il più speciale benvenuto. E per noi operatori la giornata è speciale anche perché i gorgheggi di questi 12 nostri bambini salutano con noi il collega Sebastiano Lomonico”, ginecologo, “che da domani potrà godersi la meritata pensione. Chissà, chiuderemo con questo ritmo il 2023?”. (AdnKronos)