Borsa, Milano apre bene poi arretra, spread in netto calo.

Piazza Affari dopo un avvio positivo, dimezza il rialzo allo 0,46% con il Ftse Mib a 16.840 punti. Corre Atlantia (+4,4%) sulle ipotesi di stampa di un soluzione più vicina sul nodo Autostrade. In luce anche Moncler (+1,25%) nonostante i dati del trimestre impattati dal Covid.

Nella moda sale anche Ferragamo (+2,1%). Con il petrolio in rialzo corre Eni che guadagna l’1,95%. Ben comprata anche Tim (+1,67%) che ha concluso la cessione di un 4,3% di Inwit che invece lascia sul terreno il 10,6 per cento. Nel credito Banco Bpm segna un +0,93% mentre il Ceo Giuseppe Castagna in un’intervista a Bloomberg sottolinea che il quadro attuale rende più difficili gli obiettivi del piano. Poco mossa Unicredit (+0,16%) all’indomani della decisione di 900 milioni di rettifiche nel trimestre. Deboli Terna (-0,15%), Ferrari (-0,21%), Generali (-0,20%).

Le Borse europee, alla vigilia del vertice, aprono in positivo. Piazza Affari apre in rialzo. Il Ftse Mib sale dello 0,95% con il Ftse Mib a quota 16.925 punti. Londra segna un +0,11% con il Ftse 100 a 5.776 punti. Parigi registra un +0,93% con il Cac 40 a 4.452 punti mentre Francoforte è a +0,28% con il Dax a 10.444 punti.

Lo spread tra Btp e Bund cala drasticamente dopo le impennate di ieri e scende sotto i 240 punti base. Il differenziale perde 10 punti portandosi a 238 dalla chiusura a 248 di ieri sera, con un rendimento per il decennale italiano sotto il 2% all’1,98%.

Il prezzo dell’oro è sostanzialmente stabile dopo il rialzo dell’1,7% messo a segno ieri. Il metallo prezioso vale 1.713,43 dollari l’oncia.
Salgono ancora i prezzi del petrolio dopo il tonfo di lunedì scorso. Il Wti con consegna a giugno registra un rialzo del 14% a 15,67 dollari al barile, mentre il Brent segna +11% a 22,62 dollari. Ancora cali sulla rete carburanti. Con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che ieri hanno chiuso contrastanti (in salita per la benzina e in lieve calo per il diesel) oggi si registrano movimenti al ribasso sui prezzi raccomandati da parte di Eni (-1 centesimo sui due carburanti), Q8 e IP (per entrambe -2 cent su benzina e diesel). In attesa di recepire gli ultimi tagli, i prezzi praticati sul territorio continuano a scendere leggermente a valle degli interventi dei giorni scorsi. In particolare, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è 1,418 euro al litro (rispetto a 1,420 di ieri). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,309 euro al litro (ieri 1,311). Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è 1,572 euro al litro (ieri 1,574), mentre per il diesel la media è di 1,465 euro al litro (1,467 il livello rilevato ieri).

Euro poco mosso nei primi scambi della mattinata. La moneta unica vale 1,0830 dollari (in rialzo di appena lo 0,06%) e 116,7 yen (-0,12%).