“Mi ha detto che siamo dei poveracci africani che non hanno niente, poi mi ha spintonato violentemente provando a buttarmi fuori dall’ufficio e mentre mi spingeva continuava a venirmi sulla faccia e continuava ad urlare e sputacchiarmi in faccia”.
E’ il racconto del trattamento ricevuto da uno dei ‘capi’ di Mohamed, uno dei circa 100 braccianti extracomunitari secondo la procura di Milano sfruttati e pagati 4,5 euro all’ora.
Il verbale è agli atti dell’inchiesta che un paio di settimane fa ha portato al sequestro di StraBerry, l’azienda modello nel milanese con serre fotovoltaiche per coltivare fragole, mirtilli, lamponi e more e a indagare 7 persone tra cui il fondatore Guglielmo Stagno d’Alcontres.
Lo straniero, riferendosi in particolare a due dei capi, ha spiegato che “erano molto offensivi, sempre, usavano parole come coglione, negro di merda, animali”. (ANSA)