Regione Lombardia e Ufficio scolastico regionale proseguono la collaborazione per realizzazione di due ‘Hackathon’ nel 2022 e 2023 contro il bullismo e il cyberbullismo. Palazzo Lombardia ha infatti approvato una delibera, proposta dall’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, di concerto con l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli.
Sono stati stanziati 40.000 totali per gli anni 2022 e 2023. Somme finalizzate alla realizzazione di nuovi progetti sulla sicurezza in rete.
Regione Lombardia e USR vogliono dare continuità ad analoghe iniziative realizzate dal 2018 che hanno raggiunto importanti risultati. Nell’ultima edizione (2021) sono stati ventuno gli istituti scolastici che hanno partecipato e 9 le province coinvolte.
DE CORATO: SINERGIE CON USR PREZIOSA – L’assessore Riccardo De Corato ha sottolineato che “la rete è ormai sempre più un grande amplificatore di episodi di bullismo. Nel 2017 con una specifica legge approvata in Consiglio regionale abbiamo fortemente voluto combattere questo fenomeno. La sinergia avviata con l’Ufficio scolastico regionale si è rivelata preziosa e importante. E la delibera approvata dimostra la volontà delle due istituzioni di proseguire il cammino assieme coinvolgendo ragazzi e scuole lombarde”.
LOCATELLI: RINNOVATO IMPEGNO NELLA LOTTA AI CYBERBULLI – “Con questa delibera – ha detto l’assessore regionale Alessandra Locatelli – Regione Lombardia rinnova il proprio impegno nella lotta contro il bulllismo e il cyberbullismo, che può essere affrontata con efficacia solo grazie a progetti come questo, in grado di coinvolgere in prima persona i ragazzi e di raccogliere i loro spunti. L’obiettivo è contrastare in modo efficace il fenomeno della violenza tra i giovani, che sempre più spesso si manifesta anche attraverso l’utilizzo scorretto dei social. L’istituzione regionale da anni è in prima linea nel contrasto di quella che è diventata una vera e propria emergenza e che è stata acuita dalla pandemia e dai conseguenti cambiamenti delle abitudini negli adolescenti: anche attraverso progetti come questo possiamo arginare questi preoccupanti fenomeni e contribuire a proteggere i nostri ragazzi”. (LNews)