È stata ridotta da 24 a 19 anni di carcere la condanna per Ousseynou Sy, il 48enne che dirottò e incendiò nel marzo 2019 un autobus con a bordo una scolaresca di Crema con 50 ragazzini, due insegnanti e una bidella, tutti messi in salvo dai carabinieri che fermarono l’uomo nella sua folle corsa a San Donato Milanese. Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Milano.
Per il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, la conferma in appello della condanna, pur con una riduzione della pena, per Ousseynou Sy, il 48enne che dirottò e incendiò nel marzo 2019 un autobus con a bordo una scolaresca della città lombarda, era “attesa”. Si tratta di una condanna, “per un fatto gravissimo e pressoché inimmaginabile, che ha profondamente scosso la nostra comunità e prima ancora ragazzi e ragazze, allora dodicenni, e le loro famiglie”.
“Ancorché’ con una riforma della condanna da 24 a 19 anni, probabilmente per un differente computo della pena assegnata per alcuni dei reati commessi, l’impianto della sentenza emessa oggi in secondo grado conferma la sostanza del pronunciamento della Corte d’Assise del luglio scorso, sia per le statuizioni penali che per quelle civili – commenta il sindaco di Crema – E non poteva essere altrimenti, non essendo emersi differenti elementi nella ricostruzione dei fatti e nella attribuzione delle responsabilità.
“Ci auguriamo che ora per i ragazzi e le loro famiglie, ai quali la nostra Comunità si è stretta subito in un abbraccio carico di trepidazione e di partecipazione – conclude il sindaco – sia arrivato il momento di chiudere definitivamente il sipario su un fatto grave, che ha comunque segnato la loro esistenza in un momento già di per sé particolarmente delicato, quello della preadolescenza”. (ANSA).