Il consiglio comunale, iniziato alle 17.30 anziché alle 15.30 per problemi tecnici, ha ricordato con un minuto di silenzio Andrea Elifani, il quarantenne morto la sera del 2 aprile per essere caduto dal ponte di ferro che passa sopra il Naviglio Martesana a causa del cedimento di una balaustra. A sollecitare l’attenzione dell’aula virtuale sull’episodio è stato il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, chiedendo che “venga fatta chiarezza al più presto sulla vicenda”.
“Esprimiamo il cordoglio a tutti i familiari e agli affetti a cui era legato Andrea Elifani”, ha commentato il presidente del consiglio comunale Lamberto Bertolé.
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, sulla morte di Andrea Elifani, il 40enne che la sera del 2 aprile è caduto dallo storico ponte sul Naviglio della Martesana, a Milano, per il cedimento di una balaustra della struttura.
L’inchiesta, coordinata dal pm Isabella Samek Lodovici e dal dipartimento ‘ambiente, salute, sicurezza, lavoro’ guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano, dovrà accertare eventuali responsabilità e carenze in particolare nella manutenzione della struttura.
Già dopo i primi accertamenti degli investigatori della Polizia locale e dei tecnici dei vigili del fuoco era emerso che la tragedia si sarebbe verificata per le condizioni precarie di una parte del ponte di ferro, conosciuto anche come ‘El pont de pan fiss’ (il ponte del pane fisso), chiamato così perché in quella zona c’era in passato una fabbrica di candele che garantiva il “posto sicuro” ai lavoratori.
Il 40enne, dopo essere caduto sbattendo la testa sul pavimento di pietra all’estremità esterna del ponte e da un’altezza di circa 3 metri, era stato trasportato subito in ospedale ma era morto poco dopo. Prima stava chiacchierando sul ponte con un amico, quando si è appoggiato, stando ai primi accertamenti, alla balaustra questa non ha retto. (ANSA).