Caporalato, GdF arrestano 3 imprenditori del calzaturiero a Vigevano, lavoratori cinesi costretti in fabbrica fino a 15 ore al giorno. Capone (Ugl): fenomeno da combattere con ogni mezzo.

La guardia di finanza di Pavia ha arrestato martedì mattina tre amministratori di altrettanti ditte individuali che operavano nel settore calzaturiero in Lomellina, accusati di intermediazione illecita e sfruttamento di manodopera.
Nei tre opifici nella zona di Vigevano (Pavia) i ‘caporali’ (di origine cinese) costringevano i dipendenti (sempre cinesi) a lavorare giorno e notte con turni dalle 10 alle 15 ore, senza pause e senza giorni di riposo. Da alcune riprese, è emerso che i lavoratori erano costretti a lavorare e vivere all’interno degli stessi opifici in condizioni igienico-sanitarie precarie, senza letti adeguati e con compensi irrisori.
“Siamo in presenza di un vero e proprio dramma che non si può consumare in un Paese civile quale l’Italia. Si tratta di sfruttamento di manodopera che coinvolge dipendenti di nazionalità cinese, costretti a lavorare 7 giorni su 7, senza riposo o pause, con turni dalle 10 alle 15 ore. I lavoratori, inoltre, erano costretti a vivere all’interno delle fabbriche in condizioni di igiene e di sicurezza precarie, con retribuzioni al di sotto dei contratti collettivi nazionali. Sono episodi gravissimi che non si devono più ripetere, per cui chiediamo maggiori controlli e ispezioni da parte degli organi competenti a tutela di tutti i lavoratori. Il caporalato è un fenomeno che va combattuto con tutti i mezzi rafforzando la cooperazione tra le forze dell’ordine, i sindacati, gli organi ispettivi, i lavoratori stessi e le parti datoriali”.
Lo ha detto Paolo Capone, Segretario Generale dell’ UGL, in seguito alle misure cautelari disposte dalla Guardia di Finanza di Pavia e della Compagnia di Vigevano nei confronti di tre amministratori di altrettante ditte individuali nel settore calzaturiero in Lomellina, accusati di intermediazione illecita e sfruttamento di manodopera.