Caro affitti, lettera aperta del Comitato Diritto alla casa Niguarda.

Pubblichiamo la lettera che il Comitato Diritto alla casa di Niguarda ha scritto al Comune di Milano

Alla C.a.

                                                             Sindaco Comune di Milano, Dott. Giuseppe Sala

Assessore alla Casa e Quartieri Dott. Pierfrancesco Maran

Ai Gruppi Consigliari e Consiglieri Comunali loro indirizzi

Sindacati inquilini CGIL CISL UIL

 

Gentilissimo sig. Sindaco, gentilissimo assessore Maran, Gentilissimi Consiglieri Comunali (Comune di Milano) e Signori rappresentanti delle associazioni sindacali degli Inquilini per Milano e Città Metropolitana.

In questi giorni abbiamo assistito ad un dibattito trasversale sul caro affitti, casa, abitare e Studenti dopo la provocazione delle “tende”.

Vi scriviamo in qualità di Comitato Diritto alla casa di Niguarda. E lo facciamo perché nel nostro quartiere, nei giorni scorsi, come vi abbiamo anticipato, si è consumato l’ennesimo sgombero avvenuto con la forza e addirittura utilizzando la polizia scientifica, manco ci trovassimo di fronte ad un efferato crimine da analizzare.

Quello che fa più male è uscire da una casa dopo vent’anni che si è costruita una famiglia o che si è trovata una “sicurezza economica” perché lavorando in settori che pagano poco non si può parlare di sicurezza economica. E davanti a tutto questo c’è il ritrovarsi in mezzo ad una strada a 55 anni.

Una nostra abitante, è stata cacciata via di casa dopo che per 20 anni ha abitato un appartamento occupato si abusivamente, ma per necessità. La signora non è una criminale, non è un’approfittatrice, ma una lavoratrice che ha un reddito del settore Multiservizi pari a 600 € al mese e vive a Milano .

Signor Sindaco, Assessore, Signori Consiglieri Comunali, sfidiamo TUTTI a trovare un affitto con questo stipendio. E ben sapete che non è possibile accedere alle cooperative perché il minimo per l’iscrizione sono 2.500 €, più tre mesi di anticipo, più tre mesi di cauzione. Se uno avesse tutti questi soldi non pensiamo vivrebbe vent’anni da abusivo in una casa che, nonostante sia abusivo, ha sistemato e messo a norma a spese sue visto che l’abusivo non ha diritto alle ristrutturazioni e alle riparazioni.

Questa situazione che il Comune di Milano sta creando, aumenterà tensioni sociali.  Una situazione che, invece di creare sostegno per famiglie o per le donne e uomini soli, crea altri senza tetto. E la nostra inquilina sgomberata non è la sola a Niguarda. Dove si trova il tanto sbandierato diritto alla casa, insieme a tutte le misure dichiarate di voler realizzare?

Parliamo di diritto alla casa o diritto alla casa di chi può permetterselo?

Sarebbe opportuno che lei Sig. Sindaco accompagnato dall’ Assessore Maran e tutti i Consiglieri Comunali prima di prendere certe decisioni provaste, venendo sul territorio, ad ascoltare, accertando quei fatti che la “storia” ha causato e che inesorabilmente ha portato a queste situazioni.

E ci mettiamo nella stessa condizione perché molti di noi non hanno la cosiddetta certezza economica da permettersi 1.000 € d’affitto. Vi chiediamo di organizzare una riunione del consiglio comunale aperto proprio nel quartiere Niguarda ( tanto gli spazi sfitti da poter allestire per una riunione non mancano).

Ci preme ricordare a lei sig. Sindaco e a lei Assessore Maran, che dietro ogni abusivo c’è una storia, e che ognuno di noi si è divertito a passare vent’anni in stato di abusivismo. Per una volta, visto che siete di sinistra dovreste provare a vivere la stessa situazione, perché questi non sono tutti figli di papà. Noi siamo figli di mamma e come tale faremo sempre di tutto per proteggere i nostri cari.

 

Firmato Comitato Diritto alla casa di Niguarda