Nel 2019 a Milano sono stati effettuati, riportando esito positivo, 2.375 sgomberi nei caseggiati Aler; 401 rientrano nell’ambito di quelli programmati e 1.974 in quelli in flagranza di reato di occupazione. Gli sgomberi programmati hanno permesso di recuperare il 96% delle unità immobiliari, quelli in flagranza il 79,85%. Sono i dati forniti da Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche Sociali, abitative e disabilità.
“Grazie allo straordinario lavoro delle forze dell’ordine, della Prefettura, di Regione Lombardia e di Aler Milano – afferma Bolognini – quest’anno, per la prima volta dal 2012, il numero delle occupazioni abusive è finalmente diminuito”.
“Essere passati da 4.487 appartamenti occupati abusivamente alla data dell’1 gennaio 2019 a 3.980 alla data del 30 novembre – prosegue l’assessore – testimonia uno sforzo senza precedenti ma soprattutto rappresenta un importantissimo segnale di legalità all’interno dei quartieri popolari. Chi occupa una casa abusivamente toglie un diritto a chi è in lista d’attesa. Molte delle case liberate sono state già riassegnate dando così un segnale di giustizia e di presenza delle istituzioni nelle zone più difficili della città”.
Nel 2019 è stato registrato un calo delle occupazioni abusive sia negli alloggi Aler che in quelli MM, con una differenza di 507 alloggi rispetto al totale evidenziato al 31 dicembre 2018.
Altra azione portata avanti, infine, è il recupero degli alloggi sfitti da parte delle Aler su finanziamento regionale. Con il mese di novembre sono stati recuperati, solo nella Città metropolitana, 2.288 alloggi su 2.682 finanziati, pari all’85%: “Un intervento concreto – conclude Bolognini – che mostra il totale impegno e la volontà del presidente e della Giunta regionale nel rendere fruibile il patrimonio dell’Edilizia residenziale pubblica”.(ANSA)