“Spetta al Comune di Milano ponderare le misure da mettere in campo”, ha detto il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini durante il question time alla Camera, sull’assegnazione degli alloggi popolari a Milano dopo lo sgombero del campo nomadi di via Bonfadini, parlando dei residenti come collegati a reati come ”droga, furti e rapine”.
“Lascio giudicare ai cittadini e alle istituzioni se questi nuclei familiari – ha aggiunto Salvini – siano meritevoli di superare migliaia di altre famiglie milanesi in coda per l’assegnazione di una casa popolare. La mia risposta evidentemente è no“, ha concluso. Salvini ha detto che il 12 luglio scorso “34 nuclei familiari rom residenti nel campo” sono stati trasferiti in alloggi di edilizia residenziale in accoglienza temporanea nei quartieri di Niguarda e Quarto Oggiaro a gestione “della società metropolitana milanese”.
A Salvini rispondono anche gli assessori comunali in una nota. “Nessuna via preferenziale, alla politica chiediamo di non fomentare guerre tra poveri seminando fake news – scrivono Guido Bardelli (Casa), Lamberto Bertolé (Welfare) e Marco Granelli (Sicurezza). ”Abbiamo chiuso questo campo, come altri tre regolari e 20 non autorizzati, mettendo la parola fine a anni di degrado, illegalità e insicurezza. Quando il partito di Salvini governava Milano ha tollerato questo e altri campi per 18 anni” aggiungono. Sono 14 le famiglie in stato di necessità a cui è stato proposto – ricordano – un alloggio temporaneo: soluzioni abitative che il Comune può assegnare, secondo quanto previsto dalla legge regionale 16/2016.
“Ora abbiamo la conferma: le case popolari del Comune di Milano sono state assegnate anche chi era irregolare all’interno del campo rom di via Bonfadini e ad ammetterlo sono gli stessi servizi sociali dell’amministrazione. Inoltre nell’area di via Bonfandini si segnalano già le prime occupazioni di spazi pubblici da parte dei non ricollocati”. Lo dichiarano Samuele Piscina, consigliere comunale e segretario provinciale della Lega, e Davide Ferrari Bardile, consigliere di Municipio 4, in seguito alla commissione svolta oggi sulla ricollocazione dei rom. “È aberrante che chi ha occupato per anni le piazzole del campo di via Bonfadini, senza pagare un centesimo al Comune, oggi risieda negli alloggi SAT da privilegiato, saltando la coda e lasciando numerosi milanesi onesti a dormire nelle auto. Lo ricordiamo, secondo i calcoli del Comune stesso, i soldi mai incassati per il campo di via Bonfadini nell’ultimo triennio ammontano a 59.123 euro (somma dei 18.243 euro nel 2021, 20.440 euro nel 2022, stessa cifra l’anno dopo). – proseguono Piscina e Bardile – Tra i ricollocati ci saranno anche i delinquenti che erano agli arresti domiciliari? Il Comune, intanto, nulla fa per garantire la sicurezza e il decoro di quegli stabili nei quali sono stati inseriti soggetti che difficilmente vorranno integrarsi. Infatti, nessun intervento, quali il posizionamento di telecamere per la video-sorveglianza, è stato disposto nei caseggiati popolari di Quarto Oggiaro e Niguarda. Al contempo, chi non ha ottenuto una casa, si è già riposizionato con roulotte o baracche negli orti abusivi di via Feltrinelli e via Medici del Vascello, creando una situazione delinquenziale e un nutrito e indisturbato spaccio di stupefacenti, senza che la Polizia Locale intervenga. In pratica, se un rom non paga quanto dovuto al Comune, viene premiato, mentre se un onesto cittadino in difficoltà non paga l’affitto e si dimentica di fare domanda per morosità incolpevole, viene massacrato di sanzioni dal Comune. Inoltre, i rom vengono guidati in ogni aspetto burocratico, mentre gli onesti italiani vengono lasciati a loro stessi. Diteci voi se questa non è discriminazione”, concludono i leghisti.
“È impossibile comprendere di quali fake news parlino gli assessori comunali in questo scomposto attacco al Ministro Salvini, il quale ha risposto puntualmente questo pomeriggio alla Camera con dati e informazioni trasmesse dal Comune di Milano e dalla Prefettura. Se per fake news si intendono i numerosi articoli sul web che raccontano l’illegalità diffusa nel campo rom di via Bonfadini, forse Bertolè, Bardelli e Granelli non sono stati in grado di fare una banale ricerca su Google”. Lo dichiara Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale. “La sinistra dovrebbe invece raccontare ai milanesi come intende affrontare l’emergenza abitativa che investe la città da troppo tempo, perché la legge regionale, anche in relazione agli articoli citati dagli assessori, definisce chiaramente il ruolo dei Servizi sociali comunali. Per accedere all’istituto della temporaneità, i nuclei famigliari assegnatari di Sat – comprovata la reale condizione di necessità – devono aderire a dei piani individuali che il Comune ha il compito di garantire e monitorare, così da accompagnare queste persone verso l’autonomia e l’emancipazione. A quasi tre anni dagli sgomberi di Via Bolla e di Vaiano Valle, il Comune non ha mai relazionato sull’efficacia dell’azione dei Servizi Sociali. Il timore è che i nuclei ricollocati siano stati abbandonati, vanificando l’utilità della legge regionale, pensata soprattutto per dare una risposta a chi non riesce a sostenere i canoni nel mercato libero e non per creare altre sacche di illegalità”, conclude il leghista.
“Nella commissione tenutasi oggi pomeriggio in merito alla chiusura del campo di via Bonfadini e ai ‘percorsi’ intrapresi dall’amministrazione per includere le famiglie rom, l’assessore Granelli ha usato toni trionfalistici come se avesse risolto il problema. Nulla di più falso. L’ho invitato a farsi un giro in viale Aretusa e via Ricciarelli, nel quartiere di San Siro, per verificare con i suoi occhi il fallimento delle politiche buoniste della sinistra verso questi personaggi che tutto vogliono fuorché integrarsi. Il risultato è che in periferia, dal 2015 (quando Pisapia iniziò a chiudere i campi regolari e irregolari e ad assegnare case ai rom per presentare al mondo una città imbellettata in occasione di Expo2015), ci sono quartieri dove le persone perbene sono costrette a vivere in mezzo a chi non ha alcuna intenzione di rispettare le regole di civile convivenza, che delinque e insudicia gli spazi comuni. Non si tratta di essere razzisti, ma di guardare la realtà che è davanti agli occhi di tutti”. Lo dichiara Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia.
“Presenterò interrogazione parlamentare in aula alla Camera al Ministro degli Interni Piantedosi perché non è ammissibile che il Comune di Milano, che avanza nell’ultimo triennio oltre 59.000 euro di soldi per utenze e canoni non pagati dai nomadi del campo rom di via Bonfadini, assegni loro immobili comunali a Niguarda e Quarto Oggiaro. Perché li assegna? Il tutto in barba ai milanesi che sono regolarmente in graduatoria e aspettano immobili da anni”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato. (MiaNews)