Il 30 ottobre, in una solenne cerimonia presso il Quirinale, sono state consegnate le onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” a venticinque nuovi Cavalieri del Lavoro. Questi individui, che sono stati nominati dal presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica il 2 giugno 2024, si sono distinti per il loro eccezionale contributo nel campo imprenditoriale italiano.
In aggiunta, sono stati riconosciuti anche gli ‘Alfieri del Lavoro’, venticinque tra gli studenti più meritevoli d’Italia, rappresentando la promessa e il talentuoso futuro del Paese. Nel suo discorso, Maurizio Sella, Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, ha sottolineato l’importanza non solo del successo individuale dei nuovi Cavalieri, ma anche del valore intrinseco della stessa onorificenza. Tale riconoscimento è un emblema di successo imprenditoriale che viene interpreto come un motore di crescita economica e sociale. Sella ha richiamato l’attenzione sull’importanza dell’impegno, della dedizione e della passione, elementi che alimentano quello che ha definito “il sacro fuoco dell’essere imprenditori”.
Ha inoltre evidenziato come l’etica rappresenti un pilastro fondamentale. I principi morali, secondo Sella, conferiscono longevità alle imprese e permettono di intraprendere percorsi che conducono lontano. In un mondo sempre più consapevole delle sfide imposte dai cambiamenti climatici e dell’urgenza di uno sviluppo sostenibile, conoscenza e ricerca emergono come strumenti essenziali. La produzione e il consumo di energia devono avere la sostenibilità come principio guida. Ignorare questa imprescindibile necessità porterà inevitabilmente a costi economici e sociali futuri di gran lunga superiori a quelli che richiederebbe un impegno immediato e proattivo verso modelli più sostenibili.
I 25 Cavalieri del Lavoro nominati nel 2023 sono: Lucia Aleotti (Toscana – Industria, Farmaceutica), Eufrasio Anghileri (Lombardia – Industria, Siderurgica), Giovanni Arena (Sicilia – Commercio, Grande distribuzione), Pietro Beccari (Estero – Industria, Moda e design di lusso), Marina Elvira Berlusconi (Lombardia – Industria, Editoria), Paolo Bertazzoni (Emilia-Romagna – Industria, Elettrodomestici), Maria Chiara Boni (Lombardia – Industria, Moda abbigliamento), Giorgio Campagnolo (Veneto – Industria, Abbigliamento sportivo), Carmine Caputo (Campania – Industria Alimentare, Molitoria), Caterina Imelde Caselli (Lombardia – Industria, Discografica), Carlo Cimbri (Emilia-Romagna – Terziario, Assicurazioni), Graziano Giordani (Marche – Artigianato, Ricami), Raffaella Leone (Lazio – Terziario, Cinematografia), Matteo Bruno Lunelli (Trentino Alto Adige – Vitivinicolo, Spumanti), Fausto Manzana (Trentino Alto Adige – Terziario, Servizi informatici), Giuseppe Marino (Piemonte – Industria, Ferroviaria), Francesco Giovanni Muntoni (Sardegna – Terziario, Alberghiero), Duilio Paolino (Piemonte – Industria, Macchinari agricoli), Vito Antonio Primiceri (Puglia – Terziario, Credito), Fabio Ravanelli (Piemonte – Industria, Cosmetica), Edoardo Roncadin (Friuli Venezia Giulia – Industria e commercio, Prodotti surgelati), Enrico Samer (Friuli Venezia Giulia – Terziario, Logistica), Antonio Serena Monghini (Emilia-Romagna – Industria energetica, Petrolio), Giovanni Sgariboldi (Lombardia – Industria, Cosmetici e profumi), Aquilino Carlo Villano (Campania – Industria, Aerospazio).
Dunque tra i neocavalieri c’è anche Marina Berlusconi, primogenita di Silvio, che ricevettee la stessa onorificenza nel 1977, dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Un riconoscimento naturalmente dedicato a suo padre: «Un onore grandissimo, per il quale desidero davvero esprimere tutta la mia gratitudine al presidente. Dedico questo riconoscimento al mio papà. E il capo dello Stato ha ragione, i dati dell’economia sono confortanti, il governo sta facendo bene. Il titolo non è soltanto mio, appartiene alle persone che lavorano nel gruppo Mondadori, e più in generale in Mediaset e in Fininvest. Lo voglio condividere con loro, li ringrazio per l’impegno, la generosità e la passione. Sono passati più di quarant’anni ma ricordo come fosse ieri quella giornata a Roma in cui mia madre, mio fratello ed io lo accompagnammo alla cerimonia. Ero una bambina e quel momento resterà sempre nel mio cuore». Oggi tocca a lei, però «il Cavaliere rimane Silvio Berlusconi».