Ciclabile Corso Buenos Aires, critiche da commercianti e opposizione

“Milano, corso Buenos Aires: è critico il giudizio delle attività commerciali sul progetto di riqualificazione con alberature e nuove aree pedonali i cui lavori, finanziati dalle risorse PNRR, partono entro l’estate per una durata annunciata di un anno e mezzo.

Ma molto più negativa è la valutazione sulla pista ciclabile e il suo impatto che si aggiunge al malcontento generale per l’assenza di un numero adeguato di aree per il carico e scarico merci e i problemi di accessibilità dovuti alla mancanza di parcheggi destinati ai disabili”.

I dati emergono dal sondaggio condotto dalla Rete associativa di Confcommercio Milano con le risposte delle imprese su corso Buenos Aires.

Il 68% delle attività commerciali intervistate di corso Buenos Aires è poco (29%) o per nulla (39%) soddisfatto del previsto posizionamento di vasche con arbusti e alberi lungo il corso. Molto soddisfatto, invece, il 10% e soddisfatto il 22%. La valutazione critica cresce sull’allargamento dei marciapiedi: 82% (poco soddisfatto il 38%, per nulla soddisfatto il 44%).

Sulla pista ciclabile protetta con cordoli di corso Buenos Aires il giudizio è nettamente negativo: 93% (per nulla soddisfatto il 70%, poco soddisfatto il 23%). Fortemente negativa anche l’opinione sulle conseguenze per il traffico veicolare con la realizzazione della pista ciclabile: 92% (per nulla soddisfatto il 69%, poco soddisfatto il 23%).

Quanto e come ha inciso la pista ciclabile di corso Buenos Aires sui flussi del corso e sull’andamento delle attività commerciali?
Per il 68% delle imprese che hanno risposto al sondaggio i passaggi di persone sono diminuiti dal 10 al 30%. Il 9% ha registrato invece un incremento (dal 10 al 20% di passaggi). Per il 23% la pista ciclabile non ha invece influito sui passaggi in corso Buenos Aires.

Più drastico il giudizio sulle conseguenze economiche della pista ciclabile in corso Buenos Aires: l’85% delle attività commerciali ha dichiarato di aver subito un calo del fatturato (per il 46% con un calo superiore al 30% e per il 39% con una diminuzione fra il 10 e il 20%).

Per Gabriel Meghnagi, vicepresidente di Confcommercio Milano e presidente Rete associativa ed Ascobaires “il giudizio complessivo negativo che emerge dal sondaggio non ci sorprende. I nuovi interventi su corso Buenos Aires quanto effettivamente dureranno? Il rischio è, purtroppo, quello di aggravare ulteriormente la situazione di difficoltà che le attività commerciali del corso già registrano – certificate dal sondaggio condotto – per l’impatto della pista ciclabile. Con possibili conseguenze negative sull’occupazione delle oltre 3mila persone che in corso Buenos Aires lavorano. Preoccupante anche il costante aumento nel corso degli spazi commerciali sfitti, attualmente oltre 30. Restiamo sempre disponibili al confronto: abbiamo chiesto all’assessora comunale alla Mobilità Arianna Censi di venire sul corso e verificare direttamente qual è l’opinione degli operatori che, in corso Buenos Aires, svolgono la loro attività”.

“Che la ciclabile di corso Buenos Aires fosse un flagello per uno dei più importanti corsi commerciali d’Europa lo avevamo detto da subito. La pista ciclabile è pericolosa e insicura per chi la percorre, come evidenziato dall’incidentalità. La viabilità paralizzata per tutti i 3 chilometri del corso con ripercussioni negative per l’inquinamento atmosferico e acustico. Per non parlare della difficoltà di percorrenza per i mezzi di emergenza che rimangono imbottigliati nel traffico con le sirene spiegate. Taxi e mezzi di servizio costretti a inventarsi parcheggi con il rischio di prendere contravvenzioni. Il tutto farcito dal degrado di senzatetto aggressivi e molesti che importunano i passanti. Alcuni commercianti ci hanno riferito che hanno assistito a scene di sesso e di bisogni fisiologici espletati alla luce del sole. Non oso immaginare quando verranno collocati i vasoni con le piante che saranno preda dei soliti incivili che li usano come se fossero dei cestini della spazzatura. L’impietoso sondaggio di Confcommercio non fa che confermare le nostre previsioni. Servirà per far aprire gli occhi all’assessora Censi e ai dirigenti locali del PD per aprire gli occhi davanti al grido di allarme lanciato da chi vive il corso tutti i giorni?”. Lo dichiara Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia. (MiaNews)