A Milano le code per il tampone non risparmiano nemmeno gli ospedali pediatrici, con file di auto in ingresso nonostante i vigili e perfino security a cercare di tenere un po’ d’ordine. E’ il caso dell’ospedale Buzzi dove stamani, in prima mattinata, la coda era davvero intensa con la strada, via Castelfidardo, completamente intasata anche per la vicinanza del grande mercato rionale in via Fuché.
“Intorno alle 9 è stato un delirio – spiega un addetto alla sicurezza, messo a distribuire fogli di autocertificazione e a indicare la strada una volta superata la carraia dell’ospedale – sono arrivati anche i vigili, e ad un certo punto a uno si è anche fermata la macchina e con una carreggiata completamente occupata dalle vetture in coda hanno dovuto spingerla in tre fino alla prima via d’uscita”.
“Per il tampone serve la prescrizione del pediatra”, ricordano gli addetti a chi si mette in fila. Spesso anche i genitori devono farsi tamponare, certamente se c’è stato un tampone positivo del bambino in precedenza.
“Siamo qui e non ce ne andiamo fino a quando non siamo riusciti a fare i tamponi a loro due”, dice indicando i seggiolini posteriori sulla sua auto una donna di circa 30 anni.
A poca distanza una folla scomposta si accalca nel mercato di via Fuché. “Fanno tutti provvista per il lockdown imminente”, spiega un operatore del mercato. (ANSA).