“Dobbiamo denunciare una situazione molto delicata, a nome anche delle altre liste. Ce ne sono 28 che corrono alla campagna elettorale e oggi, alle ore 11.15 dell’11 settembre, finita già la prima settimana di campagna elettorale, le plance dei manifesti, che sono l’unica forma di propaganda che abbiamo, per la legge in Italia che impedisce altre forme di propaganda di manifesti e pubblicitaria, non possono essere utilizzate da nessuna lista perché ne mancano quattro. Sono 24 plance e 28 liste. Il Comune, al momento dice che non sa quando saranno pronte le altre liste”.
Lo ha detto Guido Della Frera, deputato di Coraggio Italia e tesoriere della campagna elettorale di Luca Bernardo, a margine della presentazione della lista civica di Bernardo, Milano insieme Sicura.
“Mi chiedo come facciamo a informare una gran parte di cittadini che non sa ancora che c’è la campagna elettorale, perché non se ne parla al di là dei giornali e delle radio. Quindi è necessario questo. La seconda cosa come lista è che noi, da oggi, chiediamo al sindaco uscente il bilancio di quello che ha fatto in questi cinque o dieci anni di sinistra, vorremmo cioè sapere che cosa fino ad oggi il sindaco Sala ha fatto di nuovo in questi cinque anni a Milano. Questo è il guanto di sfida che lanciamo a Sala: ci dica un elenco di cose fatte”, ha concluso Della Frera.
“Anche la pubblicità sui taxi è ancora bloccata, che è l’unica altra pubblicità che abbiamo a disposizione per far conoscere una lista civica, che non è un partito, ma tutte le liste. Noi il nostro spazio ce lo abbiamo, non è numerato, ma c’è. Sono fuori Forza Italia e tre liste della componente di sinistra. Quindi non lo diciamo per un nostro interesse, ma perché qui c’è in ballo la democrazia”, ha precisato ancora.
“È la seconda settimana che non abbiamo risposte, se non esattamente due giorni fa che un dirigente riferiva che ci vogliono 60 giorni a Milano per avere una risposta sulle richieste (dei banner sui taxi). Io ritengo che non è tanto per i banner di Bernardo, che possiamo anche farne a meno perché fortunatamente i tassisti – ed è una grande categoria di operatori – e non solo loro, sono quasi totalmente con noi perché hanno capito che Milano va cambiata. Ma soprattutto non è pensabile e possibile che un cittadino milanese, chiunque, vada e passino 60 giorni per avere una risposta. Questo non è il Comune che vogliamo. Quindi come dico sempre, andiamo a lavorare invece di pensare a fare altro. Soprattutto non voglio pensare che sia un boicottaggio contro il candidato di centrodestra”, ha precisato invece Bernardo.
“Tutte le liste avranno la postazione come previsto dalla legge. Il numero delle liste è stato definito il 4 settembre, a partire da quel momento ci siamo attivati per compensare gli spazi mancanti che saranno disponibili in questi giorni”. Lo fa sapere il Comune rispondendo alla denuncia del centrodestra in merito all’assenza di spazi elettorali che non sarebbero ancora disponibili per tutte le liste in corsa.(MiaNews)