Comune, il congedo di Maran

Il Consiglio comunale ha salutato Pierfrancesco Maran, eletto eurodeputato per il Pd, con abbracci e applausi. Dopo 25 anni di attività politica, Maran lascia Milano per andare a Bruxelles. Il suo posto di assessore alla Casa, come ha confermato anche stamane il sindaco Giuseppe Sala, sarà preso da Guido Bardelli. Maran ha saluto l’Aula con un discorso in cui ha ripercorso le tappe della sua esperienza politica milanese, prima in Giunta Pisapia e poi nelle due Giunte Sala e prima ancora in Consiglio di zona.

“Oggi è una giornata di grandi emozioni per tutti noi in quest’Aula. Abbiamo dato l’addio alla nostra amica Roberta Guaineri. Per Filippo Barberis e Beatrice Uguccioni ci sono nuovi incarichi qui a Palazzo Marino – ha esordito Maran durante il suo discorso – È strano dire arrivederci a questo Palazzo dopo così tanti anni. Ho una passione politica nata sui banchi delle scuole. Sono stato eletto per la prima volta nel Consiglio di zona l’anno della maturità, nel 1999, e in quell’anno la destra vinceva a Milano di 25 punti. Oggi lascio questi banchi a seguito di un’elezione che ci ha fatto vincere di 25 punti”.

Maran ha continuato ricordando il ruolo di “città internazionale” che ha assunto Milano negli ultimi anni. “Quando nel 2011 abbiamo dato vita alla campagna elettorale vedevamo il rischio di una città che si stava chiudendo in se stessa. Intorno a quella vittoria, chiamata ‘rivoluzione arancione’ c’era l’alleanza tra quartieri popolari e ceto medio, tra università, giovani, sindacati per dare a Miano un nuovo ruolo internazionale in un Paese che continua purtroppo a invecchiare. La cosa straordinaria è che a distanza di anni possiamo dire di avercela fatta. Abbiamo vissuto un decennio di crescita senza precedenti. La crescita si misura nella centralità del nostro sistema universitario, nella centralità dei diritti che abbiamo conquistato”. Proprio sui diritti Maran ha ricordato la “centralità” del Comune nel riconoscere il patrocinio al Pride: “14 anni fa non era normale avere il patrocinio del Comune come purtroppo non lo è quello da parte di altre istituzioni”. Dopo aver ringraziato Basilio Rizzo, ex presidente del Consiglio comunale e storico volto dell’aula di Palazzo Marino, presente oggi tra il pubblico e dopo aver rivolto un saluto alla moglie, per la prima volta presente in Aula, Maran ha evidenziato che rappresenterà Milano e le sue radici nel Parlamento europeo e ha concluso: “Il Comune mi ha accolto adolescente e oggi ci salutiamo in un momento della vita in cui sono diventato papà di due bambini. Vorrei ringraziare le lavoratrici e lavoratori del Comune, in particolare i lavoratori dell’urbanistica e dell’edilizia che stanno vivendo un momento personale molto difficile. Voglio ringraziare chi fa politica per passione, maggioranza e opposizione”. Infine, Maran, dopo aver ringraziato nuovamente i due sindaci Pisapia e Sala, che l’hanno voluto come assessore, ha concluso: “Oggi la nostra Milano si sta ripensando e dobbiamo discutere come tutte le grandi aree metropolitane trovano nuove identità dopo la pandemia. Voglio usare questa occasione per approfondire questo dibattuto in maniera nuova. Il rapporto con l’Europa sarà sempre centrale”.

In una nota anche Palazzo Marino riferisce che Pierfrancesco Maran si è dimesso da assessore alla Casa, Lavori Pubblici e Piano Quartieri di Milano in seguito all’elezione al Parlamento europeo nel collegio nord-ovest. Giovanissimo consigliere di zona 3, eletto nel 1999 – ricorda il Comune – è stato poi consigliere comunale a Palazzo Marino nel 2006 e assessore dal 2011 ad oggi in tre Giunte differenti guidate da Giuliano Pisapia e Giuseppe Sala. La sua esperienza nell’esecutivo cittadino lo ha visto protagonista dal 2011 al 2016 con la delega alla Mobilità, grazie a cui ha contribuito all’introduzione di Area C e alla rivoluzione dello sharing a Milano, all’apertura della Metropolitana 5 e alla progettazione della Metropolitana 4. Dal 2016 al 2021 è stato invece assessore all’Urbanistica e Verde e ha curato progetti fondamentali per lo sviluppo della città tra cui, in particolare, l’accordo per la riqualificazione degli scali ferroviari di Milano e il progetto “Piazze Aperte” che ha permesso la trasformazione dello spazio pubblico in oltre 40 piazze milanesi. Confermato assessore alle elezioni amministrative di ottobre 2021, dopo aver ottenuto il più alto numero di preferenze in Italia, si è occupato fino ad oggi delle deleghe a Casa, Lavori Pubblici e Piano Quartieri. In questi anni ha promosso iniziative per favorire politiche dell’abitare a prezzi accessibili come il progetto Casa ai Lavoratori e la revisione del canone concordato.(MiaNews)