Consiglio Comunale, dibattito sul bilancio

Il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani ha convocato il Consiglio regionale per la Sessione di Bilancio nei giorni martedì 23, mercoledì 24 e giovedì 25 dalle ore 10 alle ore 24 per la discussione e l’esame del Rendiconto generale 2023 della Regione e dell’Assestamento di Bilancio 2024-2026.

“L’assestamento -sottolinea il Presidente della Commissione Bilancio Davide Caparini (Lega), che è anche relatore dei provvedimenti- viene effettuato rispettando il principio della invarianza della pressione fiscale. Nessuna nuova tassa e nemmeno un aumento delle tasse ma nuovi investimenti in sanità per 75 milioni, oltre a 8,5 milioni da destinare al sociale e specificamente alla voce della grave disabilità. Da sottolineare anche le ulteriori risorse che verranno stanziate per il contrasto al dissesto idrogeologico”. Tra le più importanti e significative voci della manovra di assestamento si segnalano i 250 milioni di incremento del fondo sanitario parte corrente per il 2024; gli 8,5 milioni per la grave disabilità; i 90 milioni sul triennio per progetti infrastrutturali; i 19 milioni per il bando Valli prealpine e 4 milioni per il contrasto al dissesto idrogeologico. Tra gli emendamenti approvati vi è l’abrogazione dell’Agenzia per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive.

“Su questo siamo d’accordo -ha dichiarato il Consigliere Carlo Borghetti (PD)- anche se dobbiamo constatare che la Regione, come prevedevamo, si trova costretta a rivedere molti punti della riforma Moratti. Per quanto riguarda Rendiconto e Assestamento il nostro giudizio è negativo perché riteniamo il bilancio assolutamente non adeguato alle nuove esigenze della Lombardia”. All’Assestamento di Bilancio sono stati presentati complessivamente 3.313 emendamenti e 242 ordini del giorno. Prima di iniziare la discussione dei documenti di bilancio, il Consiglio regionale sarà chiamato a prendere atto delle dimissioni dalla carica di Consigliere regionale di Lara Magoni, a cui subentrerà Alberto Mazzoleni, primo dei non eletti nella circoscrizione di Bergamo nella lista Fratelli d’Italia. Al termine della Sessione di Bilancio, il Consiglio regionale sarà nuovamente convocato in sessione ordinaria per l’esame di tre provvedimenti: il progetto di legge che disciplina gli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale (relatore Jonathan Lobati, Forza Italia); il nuovo Piano cave della Provincia di Varese (relatore Riccardo Vitari, Lega); il Programma strategico triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento tecnologico (relatrice Maira Cacucci, Fratelli d’Italia).

Per i servizi alla città 150 milioni di euro in più rispetto a quanto previsto dallo scorso dicembre. La variazione al Bilancio di previsione 2024 proposta nella seduta odierna del Consiglio comunale dall’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali Emmanuel Conte incrementa di oltre il 5% il budget per le spese correnti. Dei 150 milioni in più per la spesa corrente i capitoli più consistenti riguardano, come aggiunte rispetto al previsionale, 60 milioni in più per il trasporto pubblico locale, 16 in più per il welfare, 10 per la cultura in cui ci sono i contributi particolari per le Scuole Civiche con 1,5, 10 per la Polizia Locale, 8,4 per l’educazione, 5 milioni per il piano di assunzioni del personale e 4,3 per la gestione Erp. “Presentiamo una variazione di bilancio che consente di aumentare la spesa corrente per 150 milioni. Risorse che andranno a valorizzare in particolare le attività del Welfare, della Cultura, dell’Educazione e dei Trasporti che con questo assestamento potranno contare su maggiori risorse rispetto al consuntivo del 2023. – ha affermato l’assessore durante il suo intervento – La manovra è virtuosa e contrasta con il messaggio proveniente dai tagli della spending review nazionale prevista dalla Legge di Bilancio: un taglio di 200 milioni all’anno per i prossimi 5 anni per i Comuni, e che per Milano significa 15,6 milioni di euro in meno di disponibilità per quest’anno e 10,4 milioni di euro all’anno i prossimi quattro anni”. L’assessore ha evidenziato l’approccio “dinamico” adottato: “Ha portato circa un mese fa alla variazione in parte capitale, per permettere la continuità degli investimenti per la città – ha spiegato Conte – Anche questa variazione per la parte corrente è figlia di un bilancio di previsione approvato a dicembre, e frutto del lungo lavoro fatto con una pluralità di azioni per irrobustire gli equilibri strutturali dei nostri conti e programmare in modo sempre più efficace ed efficiente la spesa. Un modello dinamico che oggi ci permette di rispondere ai bisogni di servizi delle nostre e dei nostri concittadini. Si conferma l’elevata autonomia finanziaria dell’ente con una variazione finanziata, oltre che dall’avanzo di amministrazione, dalle maggiori entrate di natura tributaria ed extra tributaria per oltre 130 milioni, a conferma di una buona gestione delle società partecipate e degli asset cittadini”. Le maggiori spese sono finanziate con risorse del Comune, grazie all’avanzo di amministrazione (circa 100 milioni) e maggiori entrate rispetto alle previsioni: le voci maggiori sono 25 milioni in più da entrate tributarie (Imu e addizionale Irpef) e 30 milioni in più da dividendi A2a e Sea. Con l’avanzo e le maggiori entrate si finanzia anche una estinzione anticipata di mutui, per 46,8 milioni, per ridurne il peso sul bilancio quest’anno e nei prossimi. È applicato avanzo di amministrazione anche a copertura di una rettifica sugli oneri di urbanizzazione: nel bilancio di previsione erano registrati 67 milioni di euro dagli oneri e la cifra viene corretta con meno 22 milioni.

“Le procedure avviate da inizio 2024 tengono già conto delle retribuzioni del nuovo CCNL e, dove possibile perché previsto dai contratti o accreditamenti e consentito dalle norme, si sta procedendo al riconoscimento degli adeguamenti all’inflazione: i circa 16 milioni di euro che saranno assegnati all’assessorato al Welfare e Salute nell’ambito dell’assestamento di bilancio che in questi giorni sarà esaminato dal Consiglio comunale saranno dedicati anche a coprire questi maggiori costi”. Così l’assessore al Welfare Lamberto Bertolè ha commentato la protesta in corso davanti Palazzo Marino organizzata da Legacoop Lombardia insieme a Confcooperative Milano e dei Navigli, Agci Lombardia e i Sindacati (Cgil, Cisl e Uil) per chiedere al Comune di adeguare rette e tariffe dei servizi al nuovo CCNL delle cooperative sociali. “Ad oggi non esiste una norma che preveda la possibilità di adeguare gli importi delle gare in essere ai nuovi contratti nazionali di lavoro – spiega Bertolè – perché, secondo quanto stabilito dal codice dei contratti, rientrano nell’ambito del rischio imprenditoriale dell’operatore che partecipa alle procedure pubbliche e, secondo giurisprudenza consolidata, il rinnovo dei CCNL non è da considerarsi un evento straordinario e imprevedibile. Diverso è il caso degli affidamenti e degli accreditamenti che partono dopo la firma di un nuovo CCNL: il Comune, come qualsiasi altro ente, è tenuto a considerare le retribuzioni del contratto nazionale in essere negli importi a base di gara/accreditamento e lo farà anche in questo caso”. L’assessore evidenzia la necessità che intervenga il governo “per tutti i casi in cui il codice degli appalti – nuovo o vecchio – non consente di fare un adeguamento dei prezzi”: “Come è già accaduto col settore dell’edilizia, è necessario che autorizzi con una norma le amministrazioni pubbliche a considerare il rinnovo del CCNL come un evento straordinario per l’entità dell’aumento che ha portato con sé. Solo così i comuni potranno procedere senza incorrere nel rischio di danno erariale. Il Comune di Milano ha già mandato ad Anci una proposta di modifica normativa condivisa col Forum del Terzo settore ed è tuttora in attesa di risposte. È importante, quindi, che gli amministratori locali e il Terzo settore siano uniti nel chiedere un adeguamento normativo rapido e soprattutto risorse adeguate per assicurare che il perimetro dei servizi garantiti dai comuni non venga ridotto. Ad oggi i trasferimenti statali sono in continua diminuzione. Garantire un nuovo contratto nazionale che prevede giusti adeguamenti per i lavoratori e le lavoratrici del terzo settore e poi non dare gli strumenti ai comuni per assicurarne l’applicazione senza incidere sui servizi è un grave scaricabarile a cui speriamo il Governo non voglia prestarsi”, ha concluso.

“Manca la copertura politica di una giunta assente e di un centrosinistra che fa acqua da tutte le parti. Il sindaco più volte si è lamentato guardando al governo ma dovrebbe confrontarsi qui in aula con i consiglieri”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo ha commentato la variazione al Bilancio di previsione 2024 presentata dall’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali Emmanuel Conte. “Manca la visione politica, il solco verso cui stiamo andando. – ha continuato Truppo – Manca tutto il disegno che da il senso a questa attività, abbiamo assessori assenti oggi, come il sindaco. È la dimostrazione plastica che anche oggi manca la visione e una visione in prospettiva del futuro di Milano. Siamo chiamati a ricordarvi il senso del nostro essere qui, che è politico. La città esclude da tutto, dalla mobilità, dal diritto alla casa, dai diritti essenziali. State facendo fuggire dalla città tute le categorie essenziali, insegnanti, dipendenti del Comune, agenti della Polizia locale. Come pensate che possano vivere con tutte le difficoltà che state creando? Abbiamo problemi con le scuole, difficoltà dei docenti nel vivere a Milano, problemi con le cooperative degli insegnanti di sostegno. Cerchiamo di dialogare, confrontarci, perché non fare una commissione speciale gestita da maggioranza e opposizione per capire i problemi di Milano? Ci batteremo con i 10mila emendamenti non tanto per fare scena ma per garantire il diritto al pasto dei 14 mila dipendenti. Da luglio 2023 abbiamo fatto approvare un odg che chiedeva istituzione di una sottocommissione che lavorasse a livello istruttorio su ordinaria e straordinaria amministrazione. Una cosa a costo zero a cui la presidenza sarebbe andata all’opposizione. Già stata votata e approvata ma non è ancora partita”.

I numeri dell’assestamento al bilancio, “dicono che nonostante l’assoluta solitudine in cui il Governo ha lasciato i comuni, questo Ente è riuscito a recuperare al suo interno, tra le sue risorse, 236 milioni di euro, 150 dei quali andranno a sostenere le varie direzioni occupate a fornire e garantire i servizi ai cittadini”. Così la capogruppo dem a Palazzo Marino, Beatrice Uguccioni, ha commentato la variazione al Bilancio di previsione 2024 presentata dall’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali Emmanuel Conte. “Si è riusciti anche a ridurre il debito del Comune nei confronti delle banche, ricavandone una decina di milioni da investire in questi anni nel personale di Palazzo Marino, aumentando le assunzioni così da compensare i pensionamenti” – ha continuato la capogruppo – “Possiamo dire, senza tema di smentita, di essere tra i cosiddetti comuni virtuosi. Ce ne sono diversi in Italia, ovviamente, ma Milano ha una sua peculiarità che ancora una volta viene mostrata in maniera molto efficace dai numeri, per ultimo ripresi nella relazione del nostro Comitato per la trasparenza e legalità: Milano dà allo Stato circa 20 miliardi e ne riceve in cambio un 40esimo, ovvero 500 milioni di euro. Ne abbiamo avuto conferma pochi giorni fa dalla Commissione Bilancio della Camera: il Governo Meloni ha deciso di tagliare ancora fondi ai comuni. Una tagliola che per Milano si è tradotta in 15 milioni di euro in meno quest’anno e dieci in meno per ognuno dei prossimi 4 anni, per un totale di 55 milioni di euro”.

“Si tratta di una presa d’atto. Nella variazione di bilancio, scriviamo oggi la parte di Milano del taglio che il governo ha previsto sugli enti locali per i prossimi 5 anni. Sono 200 milioni a livello italiano, per Milano significano 15 milioni circa quest’anno e 12 circa per i prossimi 4 anni”. Lo ha detto l’assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali, Emmanuel Conte, a margine della seduta odierna del Consiglio comunale. Sulla spending review “rispetto all’impegno che l’amministrazione sta portando avanti per rendere più solidi gli equilibri strutturali nel nostro bilancio di programmazione, non è una buona notizia. – ha continuato Conte – Fortunatamente le azioni che abbiamo messo in piedi negli ultimi anni in termini di aumento delle entrate selettive e distributive, la tassa di soggiorno per quello che ci è concesso, il canone unico, la gestione del nostro patrimonio immobiliare, se pensiamo alla Galleria, ci danno la possibilità di avere più entrate che applichiamo alla nostra città”. Conte ha ricordato le voci che avranno più finanziamenti: “Le priorità sono il welfare che avrà 16 milioni, il trasporto pubblico locale a cui andranno 60 milioni, educazione 8,4 milioni, sicurezza 10, verde circa 10 milioni, cultura poco meno di 10 milioni. A oggi le nostre priorità hanno tutte dei bilanci in assestamento superiori al consuntivo dell’anno scorso e a quello dell’anno prima. Significa che alla fine dell’anno in dinamicità riusciamo a garantire le risorse per un aumento dei servizi o per gestire l’aumento dell’inflazione a parità dei servizi. Di fatto, la difficoltà dei bilanci è dare una risposta locale a fenomeni di tipo globale, come inflazione e costo del denaro. Dobbiamo rispondere con bilanci a regole vecchie e uguali tra comuni grandi e piccoli. Continueremo a dialogare in maniera forte e corretta con il governo per portarli su problemi della città, il piano abitativo, il costo della vita, la sicurezza, sono temi che devono essere affrontati insieme ma non ci sottrarremo a fare la nostra parte. Già stiamo lavorando al bilancio che spero di portare in aula a fine novembre per il 2025-2026”.(MiaNews)