Coronavirus, aggiornamento, calano i contagi ma superata quota 8.000 morti. Gallera: dati sui contagi confortanti, gli ospedali iniziano a respirare.

Il centro logistico della Croce Rossa di Milano a Segrate dove stamattina c'è stata la simbolica consegna all'assessore regionale al Welfare, Gulio Gallera, e alla vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo, da parte del presidente della Croce Rossa di Milano, Luigi Maraghini Garrone, dei 50 ventilatori polmonari ricevuti in dono dalla Bank of China, e dati in comodato d'uso, in accordo col comune di Milano, la Regione Lombardia e il Dipartimento di Protezione Civile, agli ospedali dei territori piu' vicini, Milano, 2 aprile 2020. ANSA/CROCE ROSSA MILANO ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

Sono stati superati gli ottomila morti a causa del coronavirus in Lombardia: lo si ricava dai dati forniti dall’assessore al Welfare Giulio Gallera, nella quotidiana diretta Facebook.

I decessi comunicati oggi sono stati 351, per un totale di 8.311, mentre i positivi sono aumentati di 1.455 persone per un totale di 47.520.

I ricoveri in terapia intensiva registrano un saldo netto di 30 persone in più.

I ricoveri non in terapia intensiva sono aumentati di 40 unità per un totale di 11.802. “Sono dati positivi – ha detto Gallera – ma non bisogna allentare la stretta”.

A Milano sono 10.391 i contagiati dal Coronavirus: lo ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera su Facebook, spiegando che ci sono stati ieri 387 nuovi positivi. Di questi in città sono stati 166 (per un totale di 4.184).

La crescita è stata di 257 unità a Brescia, dove i contagiati ora sono 9.014 mentre a Bergamo sono stati 144 (in tutto 9315).

Il numero minore di nuovi contagiati si è verificato a Sondrio (20) e a Lodi con 25 casi.

In una settimana “abbiamo realizzato 1.233 visite” a domicilio delle Usca, le squadre dei medici cioè che monitorano i pazienti Covid che rimangono a casa: lo ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera su Facebook.

I dati – ha aggiunto Gallera – sono “confortanti, si è arrestata la crescita e siamo in una fase di stabilizzazione che tende a ridursi”.

“Tra i pronto soccorso c’è chi ha avuto una riduzione molto significativa, chi lieve, ma è costante. I nostri ospedali stanno iniziando a respirare” e “i dati evidenziano che il nostro sforzo sta producendo risultati”.

(ANSA).