Aria Spa, azienda di Regione Lombardia al centro delle recenti polemiche sulla prenotazione delle vaccinazioni per gli over 80, è una società poco organizzata, con troppo staff, troppe consulenze e troppo care – soprattutto quando si tratta di consulenze legali – e in cui acquisti vengono fatti spesso in maniera artigianale.
Sono questi alcuni passaggi – anticipati ieri sera dal Tg La7 delle 20 – della relazione della Corte dei Conti, che domani mattina presenterà i risultati della sua indagine su Aria.
Dalla lunga relazione (331 pagine oltre alle conclusioni) emerge che “Aria Spa non solo non partecipa alla programmazione degli acquisti degli enti del Ssr, con una propria programmazione”, “ma neppure dispone dei piani biennali così approvati e delle informazioni ivi contenute”.
Sempre secondo la relazione “Regione Lombardia sembra non avere piena consapevolezza, non avendo adottato alcun intervento correttivo per perseguire l’obiettivo individuato, di incrementare la quota di acquisti centralizzati”. Infatti, “Più della metà delle gare non viene espletata attraverso il canale Aria” e “il dato più rilevante è l’incidenza degli acquisti autonomi da parte delle Asst”.
L’analisi dei dati acquisiti durante l’istruttoria hanno inoltre mostrato la debolezza dell’attività di programmazione degli investimenti nel settore sanitario regionale. Nelle conclusioni, la Corte dei Conti lascerebbe intendere che non c’è da stupirsi se Aria non ha saputo gestire le prenotazioni dei vaccini, visto che non sembra avere la struttura necessaria neppure per eseguire i compiti per i quali è stata creata. (ANSA).