Il professor Davide Tutino, che giovedì mattina ha messo in atto un’iniziativa di disobbedienza civile presso la Biblioteca Nelson Mandela di Roma, alle ore 15 è stato rilasciato dalla Stazione dei Carabinieri di via Britannia, in cui era entrato circa due ore prima, portato di peso dalle forze dell’ordine.
“Sono stato trattato benissimo e con grande rispetto”, dichiara il professore, la cui disobbedienza è sostenuta da Resistenza Radicale, dal sindacato Fisi, e dal Comitato di Liberazione Nazionale.
“Mi scuso con i carabinieri per aver gravato sulle loro braccia e sulle loro schiene: non potendo accettare di lasciare la Biblioteca hanno dovuto caricarmi di peso, portandomi via in quattro. Credo tuttavia che il peso maggiore su di loro non fosse il mio corpo passivamente abbandonato, ma il peso dell’ingiustizia che questo regime li costringe a commettere.
Negare i diritti essenziali ai cittadini è illegittimo, così come è illegittimo richiedere ai cittadini un lasciapassare che viola i diritti umani, le normative nazionali e internazionali, la Costituzione.
Il potere che occupa il governo in Italia costringe le forze dell’ordine ad atti illegittimi, e la disobbedienza diviene non solo legittima, ma doverosa. Esco dal comando dei carabinieri con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, e con una sanzione che contesterò grazie al mio avvocato Ida Nazzaro. Siamo la Resistenza, siamo la fame di verità e giustizia di questo
paese, siamo la primavera che sta arrivando, e lo siamo insieme.”