Due mandati di cattura internazionali, chiesti dalla procura di Pavia, sono stati emessi nei confronti del nonno materno del piccolo Eitan, Shmuel Peleg, e dell’uomo di 50 anni, G. A. B., israeliano, che era alla guida della macchina con cui il bambino fu portato a Lugano per essere imbarcato su un aereo privato con destinazione Tel Aviv. Il piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone è al centro di una contesa tra due rami familiari.
“Aspettiamo di vedere cosa succederà a livello internazionale, ossia la risposta delle autorità israeliane sul mandato d’arresto internazionale e poi procederemo con la chiusura indagini e con la richiesta di processo”. Lo ha detto all’ANSA il procuratore facente funzioni della Procura di Pavia Mario Venditti a proposito dei mandati di cattura internazionali nei confronti del nonno materno del piccolo Eitan, Shmuel Peleg, e dell’autista. Il procuratore ha precisato che l’ordinanza di custodia cautelare che attiva il mandato d’arresto dovrebbe essere già stata “trasmessa” dalla Procura generale di Milano al ministero della Giustizia