Elezioni Quirinale, Tutino (Resistenza Radicale): impedito ad una parlamentare senza green pass di votare, elezioni illegittime.

Il professor Studente Davide Tutino, membro di Resistenza Radicale e sindacalista della Fisi, è nuovamente in sciopero della fame per il ripristino dei diritti umani e costituzionali.
Con lui in sciopero della fame anche l’avvocato Fabio Massimo Nicosia del Partito Libertario, e una staffetta di cittadini in diverse parti d’Italia.

“L’elezione della massima carica dello Stato, il Presidente della Repubblica, avviene in maniera illegittima” egli dichiara.

“La illegittimità del voto è conclamata nel momento in cui viene impedito l’accesso al seggio e il voto ai parlamentari senza Green Pass, tessera governativa per il tracciamento illegale dei cittadini.” Il riferimento è alla deputata Sara Cunial del Gruppo Misto (ex M5S) a cui è stato impedito l’accesso a Montecitorio ed al drive in esterno.

Secondo il professore radicale “questa elezione è nulla, e andrà annullata, se e quando il Diritto tornerà ad avere dalla sua parte anche la Forza.”

Egli ribadisce l’intangibilità del corpo come contropotere nei confronti del sovrano:

“Il Corpo è l’ultimo contropotere rimasto integro, e la forza del Diritto risiede integralmente nei nostri corpi, nei disobbedienti, nella nonviolenza attiva di chi nega il consenso al regime.”

Tutino girerà nei prossimi giorni per la capitale, recando con sé un’urna per far votare ai cittadini il Presidente della Repubblica.
“Anzitutto domanderò di votare alla onorevole Sara Cunial, cui viene illegittimamente impedito il voto e l’accesso al seggio, per il suo rifiuto della tessera governativa.
Io voterò per ultimo, indicando come Presidente il professor Ugo Mattei, che presiede il Comitato di Liberazione Nazionale.”

Davide Tutino precisa che non si tratta di una manifestazione, quindi non ha bisogno di essere preannunciata:

“Agirò nel pieno rispetto dei nostri fratelli delle forze dell’ordine, prime vittime di queste norme repressive.

Sarò da solo, ma sono benvenuti gli amici che volessero documentare e diffondere l’iniziativa, anche perché i miei media sono stati bloccati dal regime.”