È una partenza ‘al rallentatore’ quella della fase 2 a Bergamo, la città più colpita dall’emergenza Coronavirus in Italia. In base all’afflusso dei passeggeri alla stazione della città, stamane, all’ora di punta, pochi sono i pendolari che si sono mossi per recarsi al lavoro o nei centri della provincia o a Milano.
I due treni, quello delle 7.02 e quello delle 7.16, avevano a bordo rispettivamente 35-40 e una ventina di passeggeri. Un poco più affollati, invece, i treni provenienti da Calusco (Bergamo) e da Lecco, uno arrivato 7.38 e l’altro dieci minuti dopo.
“In genere – racconta una impiegata di Ats (ex Asl) che vive nella Bergamasca – soprattutto per via degli studenti universitari e delle superiori per uscire dalla stazione”, prima del lockdown, “ci voleva una decina di minuti”. La donna, con a fianco un’amica che lavora a Bergamo come colf, spiega che il viaggio “è andato bene. Sui vagoni i posti a sedere erano distanziati e tutti avevano mascherine e guanti”.
E mentre gli autobus nel piazzale vicino all’alba sono partiti anch’essi semivuoti, in autostrada in direzione del capoluogo lombardo il traffico era abbastanza sostenuto. Oltre ai tir, parecchie auto di privati e camioncini di imprese edili.
(ANSA).