“Assistiamo in questi giorni a un vile attacco alle istituzioni e ai suoi rappresentanti. Intimidazioni e minacce che riportano indietro la lancetta del tempo agli anni del terrorismo delle brigate rosse, pagina dolorosissima della nostra storia recente intrisa di odio ideologico e sangue.
L’attacco al neo-presidente del Senato Ignazio La Russa porta infatti la firma dell’infame simbolo della stella a 5 punte che speravamo aver condannato all’oblio dopo gli Anni di Piombo. Un chiaro tentativo di destabilizzazione dell’ordine costituzionale che evoca l’attacco armato alla nostra Repubblica tanto caro a certa sinistra che ancora oggi sembra non avere fatto i conti con il proprio passato.
Non credo sia un caso, ma le scritte e gli striscioni contro La Russa, compaiono dopo le imbarazzanti dichiarazioni dei rappresenti delle opposizioni che, in Italia e all’estero, hanno screditato le scelte del nuovo Parlamento. La responsabilità è di quei partiti che stanno dimostrando di non essere capaci di accettare la sconfitta e agitano uno sterile antifascismo per nascondere la fine della propria parabola politica.
La democrazia e il risultato delle urne non possono essere rovesciati da meschini avvertimenti. Ignazio La Russa è stato Ministro della Difesa, Vice Presidente del Senato ed è uomo delle istituzioni, che non deve dimostrare nulla, così come la destra che il popolo italiano vuole al governo, non ha niente a che spartire con un passato che è stato consegnato ai libri di storia.
Come presidente del gruppo consigliare e a nome di tutti i colleghi esprimo la nostra vicinanza all’amico Ignazio La Russa. È necessaria una chiara e precisa presa di posizione conto ogni tentativo di inquinare il dibattito politico e riportare il Paese agli anni del terrore rosso”.
Lo dichiara Barbara Mazzali, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, a nome di tutto il Gruppo consiliare.