Sono 2.500 i cittadini che hanno aderito a Custodiscimi, l’iniziativa congiunta di Forestami, ERSAF e Legambiente Lombardia, e che oggi si sono recati nei punti di ritiro – presso uno dei 9 Municipi del Comune di Milano o in uno dei 9 comuni della Città metropolitana selezionati – per prendere in affido temporaneo la piantina forestale per la quale si erano prenotati.
Le piantine distribuite sono bagolaro, biancospino, carpino bianco, ciliegio canino, olmo bianco, pado, salice rosso o sanguinello.
Per la seconda edizione di Custodiscimi è stato registrato un grande interesse anche da parte di nuovi partecipanti: circa il 77% degli aderenti corrisponde a nuovi custodi.
I custodi si prenderanno cura delle piccole piante per i prossimi mesi fino ad ottobre, grazie anche ai consigli e al supporto degli agronomi ed esperti di Forestami. Dopo una verifica dello stato di salute delle piantine riconsegnate, queste verranno destinate ai progetti di piantagione di Forestami 2023-2024, contribuendo così a dar vita a nuovi boschi urbani nel Comune di Milano e sicuramente nei Comuni di Rosate, Inveruno, Albairate (tre comuni che aderiscono all’iniziativa Custodiscimi 2023), in cui, salvo impedimenti, saranno organizzate piantagioni collettive per coinvolgere ancora una volta i cittadini. La programmazione di Forestami per la stagione 23-24 è ancora in fase di definizione, ci saranno quindi ulteriori opportunità di coinvolgimento in altre piantagioni.
Alla base dell’iniziativa, tra Forestami e i cittadini vi è un “patto di custodia” che intende valorizzare il pregio della partecipazione e suggellare una relazione fondata sui principi della fiducia reciproca, della responsabilità, della sostenibilità e della piena e tempestiva circolarità delle informazioni.
Presso il punto di ritiro di Cascina Nascosta nel Municipio 1 di Milano si sono incontrati alcuni dei rappresentanti degli enti promotori di Forestami e dell’iniziativa Custodiscimi: Gianluca Marco Comazzi, Assessore al Territorio e Sistemi verdi Regione Lombardia; Giorgio Mantoan, Consigliere Delegato a Politiche Giovanili, Rapporti con Sistema delle Università e Progetto Forestami; Elena Grandi, Assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano; Stefano Boeri, Presidente del Comitato Scientifico di Forestami; Alessandro Fede Pellone, Presidente ERSAF Lombardia; Barbara Meggetto, Presidente Legambiente Lombardia; Marzio Marzorati, Presidente Parco Nord Milano.
Gianluca Comazzi, Assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi: “La Regione Lombardia ribadisce il proprio sostegno a iniziative importanti come “Custodiscimi”. Sono eventi rilevanti per la valorizzazione della natura e per la promozione dei principi della salvaguardia dell’ambiente. Da Assessore al Territorio e Sistemi Verdi non posso che guardare positivamente a questo genere di progetti che permettono ai cittadini di agire per realizzare un futuro più sostenibile per tutti noi”.
Giorgio Mantoan, Consigliere Delegato a Politiche Giovanili, Rapporti con Sistema delle Università e Progetto Forestami: “Vogliamo rendere sempre di più il nostro territorio una realtà in cui il verde e gli alberi sono elemento centrale per la qualità della vita e per la salute dei cittadini. Con gli interventi di piantagione realizzati in questi anni, Città metropolitana ha un ruolo da protagonista su questo tema. Ma promuovere questa visione richiede il contributo di tutti ed è proprio questo il messaggio di Custodiscimi: attraverso un’azione semplice e concreta, prendersi cura di una piantina per qualche mese, tutti possono contribuire all’obiettivo comune, realizzare nuovi boschi urbani e migliorare la realtà in cui viviamo”.
Elena Grandi, Assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano: “È sempre più forte il desiderio di partecipazione attiva alla cura del verde espresso dai cittadini e dalle cittadine. È un entusiasmo che tocchiamo con mano e che sottolinea una voglia reale di essere parte del bello della città. Come Amministrazione comunale stiamo pensando a forme concrete di collaborazione che, sull’esempio di Custodiscimi, vedano impegnati insieme l’ente pubblico e la collettività, favorendo prima di tutto una maggiore conoscenza delle piante”.