Ancora una volta il programma di Rai3 Cartabianca ospita in studio un indagato dalla magistratura e offre un pessimo servizio ai cittadini che finanziano il programma attraverso il canone. Lo afferma il Codacons, che ricorda come già in passato Bianca Berlinguer abbia dato ampio spazio ad Andrea Scanzi proprio nel momento in cui il giornalista era finito al centro di una polemica per aver saltato la fila nella vaccinazione anti-Covid, e sarebbe stato forse corretto sospendere la sua partecipazione al programma.
“Siamo sicuri che Galli potrà dimostrare nelle sedi opportune la totale estraneità alle gravi accuse che gli vengono mosse, ma mettere a disposizione dell’infettivologo il servizio pubblico e le telecamere della Rai per una auto-difesa senza contraddittorio appare un uso discutibile delle risorse dell’azienda, e una scorrettezza nei confronti dei telespettatori” – afferma il Codacons – “Capiamo l’esigenza della Berlinguer di alzare l’audience e garantire la sopravvivenza della sua trasmissione, ma la Rai non dovrebbe scendere a questi livelli e i vertici dell’azienda farebbero meglio a vigilare sull’operato dei propri conduttori”.
“Proprio la sovraesposizione mediatica causata da tv e mass media ha trasformato negli ultimi due anni virologi e medici in veri e propri divi di Hollywood, con i programmi televisivi che si contendono i vari Galli, Burioni, Bassetti, Crisanti, Capua ecc. a suon di maxi-cachet per le ospitate in studio e i collegamenti in video, al punto che alcuni di questi si sarebbero addirittura affidati a manager e agenzie di comunicazione che ne curano gli interessi” – denuncia il Codacons – “Compensi sui quali, ovviamente, vige il massimo riserbo e su cui sarebbe ora, anche alla luce dei recenti fatti giudiziari, di fare finalmente chiarezza”.