I ramini per un defibrillatore, solidarietà a Busto Garolfo

Nell’hinterland di Milano, specificamente nel comune di Busto Garolfo, si sta manifestando un esempio eloquente di generosità e solidarietà comunitaria, descritto comunemente come “avere un grande cuore”. Qui, una nobile iniziativa ha preso piede con lo scopo di acquistare un defibrillatore destinato alla comunità locale. Il progetto ha ottenuto un tale livello di supporto che l’obiettivo iniziale è stato addirittura raddoppiato. Questa idea innovativa è stata concepita dal Milan Club Busto Garolfo insieme all’Associazione Combattenti e Reduci di Busto Garolfo. La sua attuazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e al patrocinio del Comune di Busto Garolfo. Per realizzare questo progetto ambizioso, gli organizzatori hanno lanciato un appello pubblico, esortando i cittadini a donare le vecchie monete di piccolo taglio, comunemente chiamate “ramini”, che ormai molti considerano superflue.

La raccolta delle monete è stata facilitata da una distribuzione capillare di volantini e contenitori in vari negozi della zona, coinvolgendo attivamente sia i commercianti locali che i residenti. Gianni Raimondi, presidente del Milan Club Busto Garolfo e uno degli organizzatori principali, ha spiegato che dopo aver distribuito i volantini nei negozi, loro stessi hanno provveduto a ritirare i contenitori con le monete nel corso della settimana successiva.

Domenica pomeriggio, i volontari si sono radunati presso la sede della Bcc di Busto Garolfo per pesare le monete raccolte. Raimondi racconta che alle 15:00 hanno iniziato a scaricare i contenitori, creando una composizione visibile con le monete stesse. Questo non solo ha reso l’operazione più tangibile ma ha anche evidenziato il contributo collettivo della comunità. Durante il processo di scarico, le monete venivano pesate e, sorprendentemente, il totale ha raggiunto quasi un quintale e mezzo. Calcolando il valore delle monete raccolte in base al loro peso, gli organizzatori sono già fiduciosi che il costo del defibrillatore sia stato coperto. Questa iniziativa non solo mira a fornire un importante strumento di pronto soccorso alla comunità, ma rappresenta anche un esempio lampante di quanto la collaborazione e la generosità possano raggiungere obiettivi significativi. La partecipazione entusiastica dei cittadini dimostra che, attraverso piccoli gesti collettivi, si possono realizzare grandi cose.

Per permettere a tutti coloro che non hanno ancora avuto la possibilità di partecipare, si è deciso di prorogare la raccolta fondi fino a sabato prossimo, 28 settembre. In quella data, sarà allestito un ulteriore punto di raccolta davanti al Circolo Combattenti e Reduci di Busto Garolfo. L’obiettivo di questa proroga è di raddoppiare le donazioni raccolte fino a questo momento. Come spiega Raimondi, l’obiettivo è di dare l’opportunità a quanti più cittadini possibile di aderire all’iniziativa. Sabato pomeriggio, a partire dalle ore 15 e fino a quando sarà necessario, saranno raccolte le ultime monetine con la speranza di raggiungere il sogno di acquistare due defibrillatori.

L’auspicio è che, magari grazie a qualche sconto e ad altre facilitazioni, si riesca a ottenere anche il secondo defibrillatore. Il presidente della Banca di Credito Cooperativo (BCC) di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi, esprime tutto il suo orgoglio per questa iniziativa. Scazzosi sottolinea come questa raccolta fondi, finalizzata all’acquisto di un defibrillatore per la comunità di Busto Garolfo, rappresenti un esempio concreto di solidarietà.

È la prova di come l’unione e la partecipazione di tutti i cittadini possano portare a risultati significativi, anche attraverso piccoli gesti come donare le monetine che rimangono nelle tasche. Ogni centesimo raccolto sarà trasformato in un investimento prezioso per garantire la sicurezza e il benessere della comunità locale. In conclusione, l’iniziativa di prorogare la raccolta fino al 28 settembre mira non solo a raccogliere più fondi, ma anche a coinvolgere un maggior numero di cittadini, dimostrando come la collaborazione collettiva possa avere un impatto significativo sulla salute e la sicurezza pubblica.