Il marketing del domani è quello che parla ai giovani

Chiamateli Millennials, chiamateli Generazione Y, la sostanza cambia poco: le aziende devono guardare a loro per ripartire e per conquistare il futuro. Avvicinarsi alla generazione digitale è infatti la sfida del presente per tantissimi brand, che soprattutto da dopo la pandemia hanno iniziato a rinnovare il proprio stile comunicativo e la propria immagine, proprio per porsi più in sintonia con i possibili nuovi clienti.

Una ricetta vincente è quella che guarda alla strategia economica e comunicativa introdotta dalle piattaforme di gioco online, che hanno cercato di investire soprattutto sul web e sul mobile mediante la formulazione di offerte e bonus alla registrazione di un account. Queste promozioni, come si legge in questo sito, consentono ai nuovi utenti di testare gratuitamente slot e altri tipi di gioco prima di procedere alla ricarica del conto di gioco, una modalità molto apprezzata dalle nuove generazioni.

Uno degli aspetti che accomuna tutti i Millennials, ovvero la generazione nata tra i primi anni Ottanta e la metà degli anni Novanta, è la loro predilezione per lo smartphone come strumento di svago, di intrattenimento, di relazione e anche di lavoro.

La regola principale del marketing del futuro impone quindi il “Mobile First”: il cellulare non è semplicemente un’alternativa della strategia di comunicazione, è direttamente un obbligo. A suggerirlo sono le ricerche, in particolare quella di Informe Ditendia, che spiega come 3 persone su 10 utilizzino il proprio device 50 volte al giorno, mentre una fetta del 10% supera addirittura le 100 volte. Occasioni d’oro, queste, per le aziende, che devono essere in grado di essere presenti sul web, sui social e sulla rete.

E per farlo in maniera vincente una via può essere quella della diretta. Un aspetto molto apprezzato dalla generazione dei Millennials, infatti, è l’autenticità, il reale, senza troppi ghirigori o montature. Ecco allora le live di Facebook, Instagram e TikTok diventano dei momenti perfetti per lanciare nuovi prodotti, per pubblicizzare un servizio, per far conoscere un nome, un brand e dimostrando trasparenza e vicinanza con il cliente.

C’è solo un’ultima costatazione da fare per capire adesso dove essere presenti. I social più frequentati dai giovani sono senza ombra di dubbio Instagram, Facebook e TikTok, ma meritano un’opportunità anche WhatsApp, YouTube, Telegram e Spotify, che non sono social al 100% ma puntano comunque alla comunità, alla rete, all’unione. Se dovete scegliere, poi, le peggiori statistiche sulla concentrazione e sul valore delle reti sociali sono quelle legate ai nomi di Google+, Line e Linkedin. Per arrivare ai giovani della Generazione Y, insomma, le strade da sondare sono altre.