Incendio Torre di Moro, Vizza (Uil) chiede chiarezza: materiali pericolosi e fuori legge, chi li ha certificati?

Negli ultimi mesi i sindacati hanno dovuto commentare troppo spesso la situazione degli infortuni mortali sul lavoro. Un tema che in Lombardia si è affrontato da parte dei sindacati portando all’attenzione delle istituzioni e delle associazioni datoriali la piaga continua dei morti sul lavoro.

Ma se da un lato si parla di morti sul lavoro e di infortuni, ci si sofferma pochissimo o quasi mai ad affrontare in maniera più approfondita la questione delle malattie professionali. Di quelli che sono gli infortuni che lasciano le persone invalide o comunque in situazione in cui diventa difficile poter lavorare.

I dati nella nostra regione sono allarmanti anche dal punto di vista delle malattie professionali e degli infortuni in generale.

Per questo, come Uil – sottolinea il Segretario Generale Uil Milano Lombardia Enrico Vizza abbiamo voluto rilanciare l’attenzione sul problema delle malattie professionali durante la settimana europea della sicurezza facendo anche proposte concrete a Regione Lombardia. Abbiamo chiesto un’attenzione particolare sulla formazione “on the job” (direttamente sui luoghi di lavoro) focalizzando, poi, la nostra attenzione anche sulle malattie professionali che in molti casi si manifestano solo dopo un periodo lavorativo o l’utilizzo di determinati materiali o prodotti.

Proprio in merito a materiali e prodotti nocivi di recente abbiamo scritto alla Procura della Repubblica di Milano chiedendo di poter visionare, ove sia possibile farlo, il report dell’inchiesta che ha portato al rogo di Torre del Moro a Milano. Un rogo che in un giorno di fine estate ha distrutto completamente in pochi minuti un palazzo. E si è scoperto dalle indagini che sono stati utilizzati dei pannelli e dei materiali non idonei, tra l’altro anche certificati. E ci chiediamo come sia stato possibile certificarli. Immaginiamo se quell’incendio fosse divampato mentre c’erano dei lavoratori che stavano installando gli stessi pannelli sui ponteggi. O se le persone fossero state in casa magari durante la notte. Come avrebbero potuto mettersi in salvo? Scopriamo che gli stessi pannelli sono utilizzati in tanti altri immobili e in tante altre realtà (recentemente è stato appurato che erano stati installati anche all’Ospedale del Ponte di Varese). Ecco noi vogliamo fare luce e vogliamo rilanciare il tema di Zero Morti sul Lavoro anche affrontando tutte le questioni legate agli infortuni, alle malattie professionali e all’utilizzo di materiali che possono rappresentare una vera e propria piaga per lavoratori e persone“.