Nuovo incidente sul lavoro a Brugherio dove solo pochi giorni fa, un altro operaio era rimasto vittima dell’esplosione di una cisterna in una fabbrica di vernici.
Questa mattina, presso un’azienda di lavorazione di leghe di metalli, situato in via Eratostene 1, a Brugherio, si è verificato un grave infortunio sul lavoro. Alle ore 7.20 circa, l’incidente ha coinvolto un uomo di 62 anni, residente a Bergamo, che, dalle prime informazioni raccolte si sarebbe gravemente ustionato con del piombo.
Sul posto gli agenti della Polizia Locale, gli operatori sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco di Monza. L’incidente sarebbe avvenuto in seguito all’esplosione di un forno con la colata di metallo che avrebbe colpito l’operaio.
L’uomo è stato condotto in codice rosso all’ospedale San Gerardo di Monza con ustioni di secondo e terzo grado sul 35% del corpo (al collo, arto superiore e arto inferiore). Ora i trova residente ricoverato in terapia intensiva in condizioni critiche.
<<Non abbiamo dati certi su cosa sia successo a Brugherio e mentre siamo vicini al
lavoratore e alla sua famiglia aspettiamo gli esiti delle indagini. Intanto, però, i lavoratori si feriscono e rischiamo la vita ogni giorno che vanno al lavoro>>.
Esordisce così il segretario generale della UIL Metalmeccanici Vittorio Sarti che, appreso dell’ennesimo incidente gravissimo sul lavoro a Brugherio, dove un operaio di 62 anni è rimasto ferito gravemente investito da una colata di metallo fuso a seguito di una esplosione, si dice sconcertato da come ancora una volta sulla sicurezza ci sia ancora tanto da fare.
<<Un altro incidente e un altro lavoratore coinvolto – commenta Sarti – Ogni volta si parla di fatalità e ogni volta non è mai così. Chiediamo di aumentare i controlli, gli investimenti in sicurezza. Chiediamo di poter essere coinvolti con le nostre RLS nelle verifiche. Chiediamo la vita per i nostri lavoratori. Purtroppo ancora una volta siamo a dover commentare un altro incidente. Non posso entrare nel merito della vicenda proprio perché sarà compito della magistratura accertare i fatti. In questo momento mi auguro solo il meglio per il lavoratore ferito. Ci si deve rendere conto che questo è un problema che non riguarda solo il mondo del lavoro, non solo i lavoratori, non solo gli imprenditori ma anche del governo. Anzi crediamo che il primo assente in tutto questo sia proprio il Governo. Alle nostre richieste ha risposto il più delle volte con dei silenzi o misure annacquate che non servono. Serve applicare seriamente la legge partendo dall’incremento di ispezioni e controlli. E poi quello su cui da tempo la UIL insiste ossia l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro per fermare questa mattanza>>.
E sul ruolo maggiore da parte del sindacato interviene il Segretario Generale UIL Lombardia Enrico Vizza.
<<Diamo maggior potere ai nostri rappresentanti della sicurezza, agli RLS, agli RLST. Facciamoli entrare di più nelle aziende. Spesso, in alcune aziende, non possono nemmeno accedere e non permettono loro di esercitare la propria funzione. Diamo una maggiore responsabilità a queste figure che in qualche modo sono nelle condizioni di poter controllare i rischi a cui vanno incontro i lavoratori. Tutti quanti interveniamo con un’azione più forte nei confronti di quelle realtà che non rispettano le regole e vengano allontanate dai bandi pubblici quelle aziende che non rispettano le regole perché questa è una situazione drammatica. Non si può continuare a pensare che ci siano fatalità: se scoppia un forno per noi non è una fatalità; se si sgancia un carico sospeso da una gru non può essere fatalità perché la gru è fatta per alzare dei pesi; se si stacca un macchinario da un trattore e un ragazzo rimane sotto non può essere fatalità, ma c’è qualcosa che non ha funzionato. Ed è il momento di dire BASTA>>.
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