Incidente sul lavoro, due operai morti congelati da azoto liquido a Pieve Emanuele. Capone (Ugl): strage inarrestabile.

Due operai sono deceduti in un deposito di azoto della sede dell’ospedale Humanitas a Pieve Emanuele nel Milanese. E’ quanto riferiscono i vigili del fuoco.

I due, lavoratori di una ditta esterna, sono deceduti a causa di ustioni da congelamento. Le cause sono in via di accertamento.

Sul posto si trovano personale del 118, vigili del fuoco, Carabinieri e polizia locale. (ANSA).

I due operai di 42 e 46 anni erano arrivati con un furgone all’Humanitas e stavano lavorando nel deposito, secondo una prima ricostruzione, per una fornitura di azoto liquido, quando si sarebbe verificata una perdita che li ha investiti, causando ustioni da congelamento.

“Continuano gli incidenti mortali sui luoghi di lavoro. A perdere la vita questa volta sono stati due operai in un deposito di azoto nel Milanese. Un elenco interminabile, che bisogna assolutamente fermare. Abbiamo chiesto in più occasioni al Governo di intervenire con nuove regole e maggiori controlli ispettivi, ora bisogna accelerare e passare dalle parole ai fatti, agendo con concretezza e senso di responsabilità. Servono progetti di formazione continua che riguardino le imprese e i lavoratori, è necessario in particolare investire nella sicurezza”. Lo affermano, in una nota congiunta, Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL e Claudio Morgillo, Segretario UGL Lombardia, in merito alla morte di due operai, deceduti a causa di ustioni da congelamento in un deposito di azoto della sede dell’ospedale Humanitas a Pieve Emanuele, nel Milanese.
“L’UGL esprime il suo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime” aggiungono i sindacalisti, che ribadiscono “l’urgenza di avviare iniziative di tutela dei lavoratori”. La manifestazione ‘Lavorare per vivere’, promossa dall’UGL, intende sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni proprio sul dramma delle morti sul lavoro, “che deve diventare una delle priorità dell’azione di Governo”.