Al “Piccolo Teatro Aperto”, occupato simbolicamente da alcuni giorni dai lavoratori dello spettacoli, si è tenuto oggi il secondo appuntamento con i direttori dei teatri milanesi si è aperto con la relazione dell’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno sull’incontro avuto dagli undici assessori alla Cultura delle principali città italiane con il ministro Dario Franceschini. Poi l’incontro è proseguito con un focus dedicato alla proposta di legge di Riforma strutturale del Lavoro nello Spettacolo, su cui il Coordinamento sta lavorando da qualche mese.
Sulla proposta di Riforma del Coordinamento dei Lavoratori dello Spettacolo l’assessore Del Corno ha dato un’opinione positiva e ha espresso il suo sostegno: “La dignità dei lavoratori dello spettacolo – ha spiegato – deve essere garantita sempre, sia quando lo spettacolo è in scena sia quando si è impegnati nella fase di preparazione del lavoro artistico. Questo è il primo passaggio cruciale della bozza del documenti di Riforma proposta dal Coordinamento, che condivido pienamente. Il principio della responsabilità occupazionale è un piano di proposta politica molto importante che deve essere portato avanti a livello legislativo. Per questo motivo – ha concluso – ho proposto ai capigruppo del Partito Democratico nelle Commissioni di Camera e Senato che il Coordinamento Spettacolo Lombardia sia ascoltato in fase di discussione dei nuovi provvedimenti legislativi sullo Spettacolo.” I direttori dei teatri hanno ringraziato il Coordinamento per il lavoro svolto sulla Riforma, sul quale concordano e ne condividono fondamenti e obiettivi. Per questo motivo si è deciso di proseguire il confronto mercoledì 7 aprile, sempre alle ore 14.
La proposta di Riforma strutturale del Lavoro nello Spettacolo è nata in questi mesi durante i quali il Coordinamento ha studiato le problematiche del settore, si è confrontato internamento con assemblee settimanali durante le quali sono stati sintetizzati gli strumenti che possono garantire le tutele e i diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori in tutti gli ambiti dello spettacolo, includendo le esigenze delle molteplici figure di lavoratori, quelle artistiche e quelle tecniche professionali, le maestranze e gli operatori, fino ai formatori delle arti e delle tecniche dello spettacolo.
Da mesi tutti i coordinamenti regionali chiedono una riforma fiscale e previdenziale del settore spettacolo, industria culturale e creativa, intrattenimento, eventi e musica, unita ad un sistema di semplificazione delle comunicazioni e a una vigilanza sugli inquadramenti e sui versamenti dei contributivi corretti nel Fondo previdenziale dello Spettacolo.
Nella proposta si definiscono le azioni che permetterebbero la semplificazione della gestione delle comunicazioni, con l’obbligo da parte dei datori di lavoro e committenti di versare i contributi previdenziali dei lavoratori per l’intera cifra concordata, così da incentivare l’eliminazione dell’intermediazione di manodopera, con l’obbligo di assunzione diretta dei lavoratori sempre attraverso il F.P.L.S. (Fondo Previdenziale Lavoratori Spettacolo) evitando l’abuso di inquadramenti scorretti in tutti gli ambiti del settore dello spettacolo, dai teatri agli eventi, dalla musica alla didattica. Una riforma in questa direzione porterebbe a un aumento del gettito contributivo e fiscale nelle casse del F.p.l.s. di cui tutti potremmo beneficiare. Molte delle seguenti proposte potrebbero avere legittimità come decreti attuativi della Legge 175/2017, alla scrittura dei quali riteniamo fondamentale partecipino le lavoratrici e i lavoratori.
Il Coordinamento Spettacolo Lombardia ha istituito il Parlamento Culturale Permanente come luogo di incontri, assemblee, dibattiti, laboratori e proposte artistiche, a cui sono invitati a partecipare le lavoratrici e i lavoratori, le imprese culturali, le piccole e medie compagnie, le istituzioni e tutte le realtà che compongono il settore, per un’assunzione di responsabilità condivisa, per costruire una ripartenza sostenibile da tutti, a partire dai più fragili, considerando il Lavoro come centralità e motore di tutte le categorie, non solo del settore culturale.
Il Coordinamento Spettacolo Lombardia è composto da Lavoratrici e Lavoratori Spettacolo Lombardia, A2U-Attrici Attori Uniti, Sarte di Scena, Movimento di scena, Cub informazione e spettacolo, Attrezzismo Violento, Saltimbanchi Senza Frontiere, Teatranti Uniti Como e Provincia, Brescia Unita Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo e da singole individualità.(MiaNews)