Il 6 dicembre compie 30 anni la legge quadro nazionale sulle aree protette, la 394/91. Una ricorrenza importante in quanto legge fondamentale che ha garantito la crescita, nel numero e nella consistenza, dei territori protetti italiani che sono passati da una percentuale del 3% del 1990 all’attuale 11%.
Le aree protette svolgono una funzione riconosciuta ed unica per la tutela della biodiversità, e sono lo strumento più efficace per garantire insieme alla conservazione della natura anche importanti azioni di sviluppo locale sostenibile, di crescita dell’ecoturismo e di produzione di cibo di qualità.
Perdita di biodiversità e crisi climatica sono interdipendenti e se una si aggrava anche l’altra segue la stessa tendenza. Ridurre le emissioni in atmosfera e aumentare il numero di aree protette per rendere gli ecosistemi più resistenti e capaci di proteggersi da soli è la soluzione per regolare meglio il clima e fermare la febbre del Pianeta
In Lombardia la legge istitutiva del sistema delle aree protette è la 86 del 1983, approvata otto anni prima di quella nazionale, che ha permesso di tutelare il 22,83% del territorio lombardo, anche se rimane incompiuta in alcuni dei luoghi più belli e delicati della nostra regione.
Se ne parlerà in una conferenza stampa indetta da legambiebnte Lombardia all’aperto lunedì 6 dicembre alle 11, presso l’area esterna alla Stecca 3.0 in via De Castillia a Milano.
Saranno presenti:
Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia
Valentina Minazzi, vicepresidente e responsabile aree protette di Legambiente Lombardia
Marzio Marzorati, presidente di Federparchi Lombardia