Le Consigliere di Parità e la certificazione della parità di genere, mercoledì 27 a Palazzo Pirelli.

Il 27 ottobre p.v. dalle ore 15:00 in Sala Pirelli – Palazzo Pirelli si svolgerà l’incontro: Le Consigliere di Parità e la certificazione della parità di genere, organizzato dall’Ufficio della Consigliera di Parità regionale.

Interverranno l’Assessora Formazione e Lavoro regione Lombardia Melania Rizzoli, la Consigliera Nazionale di Parità Franca Cipriani, la Vice Presidente III Commissione Sanità e  Politiche Sociali Simona Tironi, le Consigliere di Parità regionali Dott.ssa Anna Maria Gandolfi (effettiva) ed Avv. Valeria Gerla (supplente), il Direttore dell’ufficio per le questioni internazionali e gli affari generali del Dipartimento Pari Opportunità Dott. Stefano Pizzicannella, l’Ispettrice del Dipartimento Certificazione e Ispezione Accredia dott.ssa Irene Uccello, per il Coordinamento Donne CISL Lombardia a nome anche di CGIL e UIL Angela Alberti, e per la Fondazione Libellula l’Avv. Andrea Catizone.

L’agenda 2030 all’obiettivo 5 si pone, tra le altre cose, l’aumento dell’occupazione femminile e la certificazione della parità di genere sarà uno degli strumenti che le Aziende potranno utilizzare per raggiungere l’obiettivo.

In Italia nel 2020, anno della pandemia da Covid-19, per la prima volta dal 2013 l’occupazione femminile è calata al 49%, oggi si registra un lieve aumento percentuale.

In Lombardia l’occupazione femminile si attesta sul 56% circa, in poche regioni del nord abbiamo una percentuale tra il 60% e il 61%, mentre al sud la situazione è drammatica ossia abbiamo il 70% delle donne che non lavorano.

“La legge n. 162/2021 prevede a partire dal 1° gennaio 2022 la certificazione della parità di genere sul posto di lavoro per eliminare il divario di retribuzione tra uomini e donne.

L’incontro vuole essere utile a tutti gli stakeholder per comprendere meglio il ruolo delle Consigliere di Parità in relazione alla Certificazione della Parità di genere che non vuole essere l’ennesimo bollino rosa ma che sia un percorso utile alle aziende affinché attraverso l’assunzione di personale femminile possano raggiungere la massima efficienza dei propri processi lavorativi, oltre al comprendere i benefici fiscali che potranno ottenere”.