Dopo quasi due mesi di carcere torna in libertà Ikram Nazih, la studentessa italiana di origini marocchine detenuta a Marrakech per blasfemia. Il giudice d’appello del tribunale della città ha infatti riscritto la condanna: due mesi con pena sospesa e niente multa.
Così in serata la studentessa ha lasciato la prigione dove è rinchiusa dal 28 giugno. A dare la buona notizia della liberazione è stato il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola proprio da Marrakech, dove si è recato per l’udienza della studentessa.
Ikram, nata a Vimercate nel 1998, era stata condannata a 3 anni e 50 mila dirham di multa (circa 4.800 euro) dal giudice di prima istanza di Marrakech dopo la denuncia di un’associazione religiosa. Nel 2019 sulla sua pagina Facebook aveva postato una vignetta satirica che trasformava la sura 108 del Corano, il paragrafo che parla dell’obbligo al sacrificio, in sura del whiskey. Il 28 giugno, una settimana dopo il suo rientro in Marocco da Marsiglia – città dove la ragazza si è trasferita per studiare – l’udienza di primo grado e la condanna “per aver pubblicamente offeso l’Islam”. Ikram ha il doppio passaporto e del suo caso si è fin da subito occupata la diplomazia italiana.
(ANSA).