Le lezioni per le scuole secondarie di secondo grado in Lombardia saranno svolte con la didattica a distanza al 100% da lunedì 11 fino al 24 gennaio.
Lo prevede, come anticipato giovedì 7 gennaio, un’ordinanza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Una decisione susseguente alle valutazioni e alle risultanze di carattere sanitario, condivise dalla Regione con il Comitato Tecnico Scientifico della Lombardia.
Si garantisce comunque la possibilità per le istituzioni scolastiche e formative professionali di svolgere attività in presenza. Ciò qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
“Ancora una volta – commenta il governatore Fontana, dopo aver appreso della collocazione della Lombardia in zona arancione – voglio ribadire quanto sia necessario porre in essere, su scala nazionale, un modello che vada oltre a valutazioni ‘settimanali’ e comunque basate sul breve periodo. Serve un sistema più consolidato. Che sia in grado di garantire certezze concrete in ogni ambito, sia produttivo, sia di carattere famigliare, come, a esempio, per l’attività scolastica”.
“La semplice definizione dei colori e delle relative fasce, basata su valutazione che spesso cambiano con frequenza molto rapida – spiega Fontana – va nella direzione opposta a quello che chiedono i cittadini e le imprese. E crea solo incertezze e danni economici rilevantissimi”.
Il presidente Fontana, riprendendo quindi il tema della scuola, conclude sottolineando che “in Lombardia partirà a breve una sperimentazione importante e mirata basata sullo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l’incidenza del virus in questo ambito”.