Un’area di 12 ettari, opportunamente schermata alla vista degli edifici vicini da opere di limitazione, come delle dune erbose, alle porte di Buccinasco con zona per la rimessa dei treni, binari lunghi più di 500 metri per le prove tecniche, centrale di controllo, parcheggi e servizi per i lavoratori del sito.
Queste le strutture che costituiscono il nuovo deposito di San Cristoforo per i mezzi della linea metropolitana M4 presentate questa mattina da Amerigo del Buono, amministratore delegato di M4 Spa e direttore Operations di esercizio di ATM, e da Marco Di Paola, direttore tecnico di M4, ai membri della Commissione Controlli Enti Partecipati del Comune di Milano. Nel sito, attivo h24, lavorano circa 70-80 addetti. Al momento la gestione è ancora divisa tra Hitachi e ATM.
La prima, che si occupa della preparazione dei treni a guida autonoma e della fase che precede la loro messa in servizio, sta piano piano affidando la gestione delle diverse parti del deposito alla seconda.
“Dall’8 febbraio, una parte è stata già consegnata ad ATM – ha detto del Buono presentando il progetto ai consiglieri comunali -. Nei prossimi step ci sarà la presa in carico dell’intera struttura dopo la fase di commissioning – ossia quella delle prove in vista dell’entrata in servizio dell’intera linea, che verranno svolte da marzo a giugno – da parte del consorzio di costruzione e di Hitachi”. Alla fine di questo processo, ha assicurato del Buono, “ATM ha un contratto di gestione con M4 che le permetterà di gestire da sola tutte le attività del sito”. L’infrastruttura che collega il deposito alla linea potrebbe poi far ben sperare gli abitanti di Buccinasco sulla più o meno prossima creazione di una stazione del metrò nel loro comune.
“Prima dell’entrata nel deposito – ha spiegato Di Paola – c’è una struttura di interscambio predisposta per la creazione di un bivio. Ci potrebbe così essere un prolungamento della linea per Buccinasco che passi a sud del deposito”. Con l’occasione, i consiglieri, accompagnati da Francesco Gerli, presidente e amministratore delegato di Unareti Spa, comunali hanno visitato anche la cabina elettrica primaria di San Cristoforo. Entrata in funzione a novembre 2022, alimenta non solo la metropolitana M4, con due linee “molto potenti, da 7 MWh e 9 Mwh rispettivamente”, come descritto da Gerli; ma anche l’hub di ricarica degli autobus elettrici ‘Giambellino’. Inoltre, potendo fornire energia elettrica “a circa 30.000 famiglie”, ha continuato il presidente di Unareti Spa, serve anche per “seguire il trend di elettrificazione dei consumi a cui stiamo assistendo da alcuni anni e che prevediamo in aumento nel prossimo futuro”.
“Abbiamo trovato degli impianti davvero straordinari dal punto di vista tecnologico. Ottime professionalità che si sono formate in tanti anni di esercizio e di lavoro e qui hanno anche l’occasione di confrontarsi con tecnologie davvero all’avanguardia. Un orgoglio, un vanto per la nostra città e credo che sia nostro compito e lavoro sostenere e fare in modo che anche tutte queste attività di back office possano funzionare al meglio affinché il servizio reso all’utenza sia migliore possibile”.
Così Marco Bestetti, consigliere di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Controlli Enti Partecipati, ha commentato il sopralluogo di stamattina al deposito di San Cristoforo della linea M4. Riguardo ad altre peculiarità della struttura, del Buono ha sottolineato come siano state predisposte delle modalità di lavoro attente al benessere degli addetti: “Ci sono delle postazioni di manutenzione che permettono di fare delle operazioni in altezza: i treni vengono alzati per poter far sì che gli operai possano lavorare stando in piedi, potendo essere coadiuvati anche da strumenti che permettono loro di sollevare carrelli, spostarli con facilità, senza avere difficoltà”. Roberto Cauzzo, responsabile del deposito, ha detto che nella struttura potranno essere manutenuti contemporaneamente 9 treni “con modalità differenti in base agli interventi necessari”. Si va da quelli programmati, “prescritti dal costruttore”, a quelli a guasto, “in caso di guasti e anomalie individuati con i tool diagnostici”. La durata media della manutenzione dipende dalle cause per cui è fatta. Comunque, ha specificato Cauzzo, “è mediamente di 1 giorno”.
A pieno regime, il deposito di San Cristoforo potrà contenere 47 treni, tutti quelli che saranno in servizio sulla M4. L’energia per far funzionare l’impianto non viene solo dalla cabina primaria collocata vicino a esso, che porta l’elettricità da alta a media tensione, dalla rete di trasmissione nazionale alla rete di distribuzione cittadina, e che costituisce uno dei 5 punti di alimentazione della M4, insieme a quelli di viale Forlanini, viale Argonne, via Sforza e piazza Frattini; ma anche da un impianto fotovoltaico, agganciato alla rete interna del deposito, capace di produrre 0,25 kWh di elettricità. (MiaNews)