Basta furbetti. Oggi, martedì 2 gennaio 2024, sulla metro di Milano fanno il loro esordio i “super tornelli” studiati per cercare di rendere più difficile la vita a chi viaggia senza biglietto. “I nuovi tornelli sono progettati per impedire di entrare e uscire senza pagare il biglietto. Sarà infatti impossibile scavalcare o passare sotto alla barriera”, ha chiarito in una nota Atm, la società che gestisce il trasporto pubblico sotto la Madonnina.
La struttura dei nuovi tornelli, dotati di due porte scorrevoli, è alta 2.30 metri, impedendo così di essere scavalcata. Inoltre, un sensore rileva l’attraversamento in contemporanea di due o più persone, inviando una segnalazione al sistema centrale di supervisione che monitora gli accessi anomali. Quindi: niente più salti e niente più “trenini” all’uscita, ma il tornello si aprirà solo passando un biglietto valido. I primi 4 tornelli si trovano nella stazione di San Donato, sulla M3. “Entro la fine di febbraio tutta la stazione sarà interamente dotata dei nuovi varchi, 27 in totale”, ha annunciato l’azienda di Foro Bonaparte. Nei prossimi mesi la sostituzione dei tornelli attuali con i maxi tornelli proseguirà in altre 6 stazioni: Duomo M3, Duomo M1, Cadorna M1, Cadorna M2, Centrale M3, Rogoredo M3. Entro la fine del 2024 saranno 172 i varchi di nuova generazione sulla rete metropolitana, che si aggiungono a quelli già in uso sulle linee M4 e M5.
Si tratta – ha rimarcato Atm – di “un’iniziativa che rafforza l’impegno nel contrasto all’evasione tariffaria. L’azienda già da tempo ha aumentato il numero dei controllori portandolo a 150 persone e ha intensificato le attività di controllo con nuove modalità come la marcatura a zone per l’intera giornata in una sola stazione. Un ruolo cruciale, quello del personale di controllo, la cui azione di deterrenza ha contribuito a riportare il tasso di evasione sotto il 2,6% dopo gli anni della pandemia nei quali, non essendo possibile svolgere controlli per legge, era aumentata l’attitudine a non rispettare le regole”.
“Il modello delle gabbie e dei recinti, dei muscoli e della forza lasciamo volentieri alla destra. Fin da quando questo tema dei super-tornelli è emerso nelle Commissioni e poi in Consiglio, ho manifestato perplessità. Perché sogno una Milano che assomigli a Berlino. E, soprattutto: ci credo. Credo che possiamo diventare una comunità che non ha bisogno di blindare le metropolitane così come non ha bisogno di mettere cancelli alti per proteggere un parco o un’aiuola. Quelli che vogliono recintare tutto sono altri, sono altre forze politiche che, legittimamente, portano avanti un certo tipo di modello di città. Noi dobbiamo avere il coraggio e la forza di sostenere un’altra Milano. Il senso di comunità che è indispensabile per uscire dal dramma delle collisioni stradali è altrettanto indispensabile per gestire l’accesso ai mezzi pubblici”.
Così il consigliere comunale della Lista Sala e presidente della sottocommissione Mobilità Attiva e Accessibilità Marco Mazzei commenta le nuove barriere che Atm sta istallando ai tornelli delle metropolitane.
“Lo so, ci sono i furbetti. Ma oltre a loro, quante persone che non si possono permettere un biglietto lasceremo fuori dai nostri nuovi tornelli? Come possiamo rimanere sconvolti davanti alle lunghe code da Pane quotidiano e poi gioire per questa prova muscolare ai mezzanini? Come possiamo leggere con preoccupazione delle migliaia di nuovi poveri e non vedere che è a loro che stiamo togliendo la possibilità di muoversi in città? – aggiunge Mazzei – Farei pagare di più, anche molto di più, il biglietto a chi può e introdurrei formule agevolatissime, poco più che simboliche, per chi non può, per le molte persone che non possono. E lo spiegherei per bene: tu pagherai di più per dare una mano a quella persona che va dalla Caritas e che magari già aiuti in mille altri modi. La puoi aiutare anche con questo biglietto della metropolitana. Penso che sia così che si prova a costruire una città comunità”.
“Entro il 2024 saranno 172 i varchi di nuova generazione che si aggiungono a quelli in uso sulle linee M4 e M5. Questa iniziativa rafforza l’impegno di Atm nel contrasto all’evasione tariffaria, scesa al 2.6 per cento. Inoltre l’azienda di trasporti pubblici ha da tempo aumento il numero dei controllori, ora già 150”. Così il sindaco Giuseppe Sala sui social commenta la posa dei primi tornelli contro i viaggiatori abusivi nelle metropolitane. “Attivati alla fermata M3 di San Donato i primi tornelli anti-salto, progettati per impedire di uscire e entrare senza pagare il biglietto e sono dotati di porte scorrevoli altre due metri e trenta, con un sensore che rileva inoltre il passaggio contemporaneo di due persone. Nei prossimi giorni la sostituzione dei tornelli proseguirà in sei stazioni: Duomo M1 e M3, Cadorna M1 e M2, Rogoredo M3 e Centrale M3”, spiega Sala.(MiaNews)