Stringere un patto tra l’Amministrazione pubblica, i privati e il Terzo settore per costruire un catalogo completo delle opportunità di svago, benessere e welfare per bambini, bambine, ragazzi e ragazze.
Con questo obiettivo il Comune ha chiamato a raccolta le realtà profit e non profit che operano sul territorio milanese offrendo, gratuitamente o a pagamento, attività per i minori. Attraverso un avviso pubblicato sul sito del Comune i privati potranno infatti chiedere che le loro iniziative vengano inserite in un catalogo che l’Amministrazione sta costruendo per ricomporre l’offerta pubblica e privata di attività ricreative, sportive, culturali, educative e sociali dedicate a bambini e ragazzi da zero a diciotto anni.
I servizi potranno essere erogati gratuitamente o a pagamento, in modalità singola o condivisa. I cittadini potranno scegliere l’opportunità più adatta alle loro esigenze e acquistare i servizi sulla piattaforma online o direttamente con gli enti.
Il Comune, con uno stanziamento di oltre 2,7 milioni di euro, metterà in piedi un sistema di voucher digitali – da 100 a 400 euro – da assegnare alle famiglie più fragili, con un Isee fino ai 27mila euro, per comprare le attività per i loro figli.
Ogni soggetto ammesso all’elenco – che si chiamerà “Milano 0-18” – avrà a disposizione un’area riservata del portale attraverso cui configurare il proprio profilo e i propri servizi, al fine di renderli consultabili e acquistabili sul portale.
Le prime domande di adesione dovranno pervenire entro le ore 15 del 26 aprile. I soggetti che avranno presentato la candidatura entro tale data saranno online in occasione del primo lancio che avverrà nel mese di maggio. L’avviso resterà però aperto anche successivamente e l’elenco verrà periodicamente aggiornato con i nuovi enti accreditati.
Per sviluppare ulteriormente l’obiettivo di ricomporre l’offerta di welfare e facilitarne l’accesso a più famiglie possibili, il Comune promuove, inoltre, la creazione di sette hub fisici che saranno collocati presso altrettante sedi comunali: in via Uccelli di Nemi 44, al CAG Tarabella in via Tarabella 4, presso Cassina Anna in via Sant’Arnaldo 17, nello spazio in via Anselmo da Baggio 56, presso il Centro Servizi WeMi Inclusione di via Don Carlo S. Martino 10, presso il Laboratorio di Terapia Occupazionale in piazzale Segesta 11 e al Centro Polifunzionale di Via Spaventa 19.
Per la gestione dei Community hub è online l’avviso pubblico al quale potranno candidarsi i soggetti del Terzo settore interessati. In questi spazi si forniranno informazioni sulle opportunità di welfare per le famiglie e si promuoverà la partecipazione dei cittadini – soprattutto i più giovani – nella costruzione delle politiche e dei servizi per i minori.
La domanda di partecipazione dovrà pervenire entro le ore 15 del 9 maggio. La partenza del progetto è prevista a giugno 2022 con i primi tre hub.
“La scelta – dichiarano la vice sindaco Anna Scavuzzo e l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – di mettere a sistema tutti i servizi per i minori e le loro famiglie, rendendo strutturale una collaborazione pubblico-privato che a Milano esiste e funziona da anni, persegue l’obiettivo di aiutare le famiglie nella ricerca e nella scelta delle attività per i bambini e i ragazzi, rendendo questi ultimi protagonisti di un percorso di ascolto e coinvolgimento per migliorare i contenuti e la qualità dell’offerta. Un’intenzione che si concretizza con i due avvisi pubblici con i quali chiediamo la collaborazione del Terzo settore per costruire una Milano sempre più a misura dei giovani”.(MiaNews)