Terza tappa della campagna itinerante Clean Cities organizzata da Legambiente, dopo Torino e Genova arriva oggi a Milano per presentare i dati sull’inquinamento atmosferico e le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana, con proposte sulle politiche necessarie a rispondere agli impegni di riduzione imminenti[1].
La tappa di Clean Cities a Milano è stata caratterizzata da una Tavola Rotonda a Cascina Nascosta, in Parco Sempione con la partecipazione di Marco Granelli, assessore alla sicurezza del Comune di Milano; Marco Mazzei, presidente Sottocommissione Mobilità Attiva e Accessibilità del Comune di Milano; Claudio Magliulo, Head of Italy Campaign di Clean Cities Campaign; Lorenzo Pagliano, DAStU-Politecnico di Milano; Paola Bonini, Sai che puoi? e Città delle Persone; Andrea Poggio, responsabile mobilità sostenibile e stili di vita di Legambiente; Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia e Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico di Legambiente Lombardia.
Durante la tavola rotonda è stato presentato da Francesco Moledda, project manager Fondazione Unipolis anche il progetto MOB realizzato in collaborazione con Legambiente. L’iniziativa ha come obiettivo il coinvolgimento dei giovani tra i 16 e i 21 anni, impegnati in un grande torneo nazionale dove vincerà chi si muoverà in modo sostenibile, per poi essere impegnati nella definizione di interventi per rendere la mobilità della propria città più sostenibile ed efficiente.
Sul tema dell’inquinamento atmosferico Milano, nonostante abbia fatto registrare sensibili miglioramenti, resta ancora città fanalino di coda in Italia per il PM10, dovendo abbattere del 43% le concentrazioni di inquinante rispetto alla media annua 2022 per rientrare nei parametri della normativa in vigore dal 2030. Per ciò che riguarda il PM2.5 la riduzione necessaria è invece del 57%, mentre per l’NO2, un pericoloso gas tossico la cui presenza nell’atmosfera è principalmente legata alla diffusione dei propulsori diesel, il capoluogo lombardo deve arrivare a dimezzare i valori attuali. Questi i dati più rilevanti emersi dall’ultimo report “Mal’Aria di città: cambio di passo cercasi”, l’annuale analisi di Legambiente sullo stato dell’inquinamento atmosferico delle città italiane sui dati forniti dalle Agenzie Regionali, ARPA nel caso della Lombardia.
Al centro del dibattito non c’è solo l’allarme smog, ma anche la sicurezza stradale. Con l’ennesima vittima in bicicletta, una donna di 38 anni morta tragicamente in Viale Brianza, la proposta del Consiglio Comunale di rendere Milano una Città30 Km/h è più urgente che mai. Nonostante sia l’unico capoluogo metropolitano italiano dove la motorizzazione scende, a Milano ci sono ancora troppe auto (49 auto / 100 abitanti), soprattutto pensando a un confronto europeo: Barcellona 36, Berlino 33, Londra 30, Copenhagen 29, Parigi 25.
Anche se Milano ha perso dall’inizio del secolo 110 mila auto e acquisito 100 mila residenti, il tasso di motorizzazione è ancora troppo sbilanciato con la media UE, per non parlare del circolante, legato allo sviluppo anche culturale del trasporto collettivo nella regione. Il tema va di pari passo con quello del numero di vittime e feriti in incidenti stradali: 7,71 ogni 100 mila ab/anno, troppo alto rispetto alla media nazionale di 4,9. L’obiettivo è arrivare a ridurre fino a 2 (Fonte dati: ACI, Istat 2021).
Eccellente, tra le città italiane, l’offerta di trasporto collettivo nel comune di Milano, grazie anche alle 4 linee metropolitane (113 stazioni, 187 convogli), ben 180 km di linee tranviarie, i filobus e 1.250 autobus, di cui circa 200 completamente elettrici (è ora la più importante flotta di bus elettrici in Italia). A questi si aggiungono 21 stazioni ferroviarie servite da 655 corse giornaliere treni urbani, ma che hanno bisogno di essere intensificati e ammodernati per garantire moderni collega-menti con la provincia e gli altri capoluoghi provinciali. Milano prevede di dotarsi di oltre 500 bus elettrici entro il 2026 e di convertire verso elettrico rinnovabile l’intera flotta TPL entro il 2030. A livello europeo anche le offerte di sharing mobility: 15.400 biciclette, 3.500 delle quali a pedalata assistita, 2.200 auto, di cui 400 elettriche, 4.400 scooter e quasi 6.000 monopattini.
«Il futuro di Milano inizia riprogettando lo spazio pubblico a misura di persona, non dei veicoli privati – sottolinea Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico di Legambiente Lombardia – L’idea di ‘Città a 15 minuti’ è da tempo nelle abitudini dei cittadini, i cui spostamenti sono in media sempre più centrati sulla prossimità, ma serve più decentramento amministrativo e sanitario, oltre a spazi liberi da automobili private, ferme per il 95% della loro vita utile. L’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Milano per Città 30 Km/h deve accelerare i suoi tempi, puntando a interi quartieri senza auto, a cominciare dagli edifici scolastici. Milano può raggiungere l’Europa solo se garantirà sicurezza ed efficienza ai cittadini di tutte le età e le abilità: una città dove si lavora solo se si corre è una città a marcia indietro nel passato, oltre che poco credibile.”
Ad aprire la tavola rotonda il Trofeo Tartaruga di Legambiente Lombardia: cinque equipaggi sono partiti dalla sede dell’associazione, in zona Turro, con modalità diverse (TPL, automobile max 30 km/h, automobile max 50 km/h, monopattino elettrico, e-bike), raccontando il loro viaggio collegati in diretta web con l’arrivo in Cascina Nascosta. A tagliare metaforicamente prima il traguardo è stato il monopattino guidato da Francesco Tagariello, city manager di Tier, con un tempo di 28 minuti da Turro a Triennale. Seguono, a parimerito, metropolitana presa da Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombarida e e-bike guidata da Saverio Galard, CEO Italia di Tier, con 34 minuti. Chiudono l’auto a velocità di 30km/h guidata da Marco Mazzei, presidente della sottocommissione mobilità attiva e accessibilità del Comune di Milano, con 45 minuti e l’auto a 50hm/h guidata da Tommaso Goisis di Saichepuoi? con 52 minuti.
CleanCities è un viaggio in 17 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere con forza una nuova mobilità urbana: più sicura, più efficiente, meno inquinante. L’iniziativa rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign, un network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030.
Dopo Milano la campagna itinerante di Legambiente andrà a Bergamo (10 febbraio), Bari (13 e 14 febbraio), Napoli (15 febbraio), Avellino (16 febbraio), Roma (17 e 20 febbraio), Pescara (17 febbraio), Bologna (18 febbraio), Padova (22 febbraio), Perugia (23 e 24 febbraio), Trieste (25 febbraio), Palermo (25 febbraio), Catania (27 febbraio), Prato (27 e 28 febbraio) e Firenze (1 e 2 marzo).
In allegato, la scheda “Milano 2030” – un focus sui principali indicatori urbani di mobilità, strumenti (in primis, la Città dei 15 minuti e l’indice di prossimità) e proposte per trasformare il capoluogo lombardo in una vera clean city entro il 2030. Petizione on line “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” per chiedere al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada >> attivati.legambiente.it/malaria
[1] Riferimento: https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:2ae4a0cc-55f8-11ed-92ed-01aa75ed71a1.0005.02/DOC_2&format=PDF
https://environment.ec.europa.eu/publications/revision-eu-ambient-air-quality-legislation_en
Clean Cities 2023_scheda MILANO